Il Senatore di Ala, Vincenzo D’Anna nell’occhio del ciclone. Risponde alquanto seccato alle accuse che gli sono state mosse in questi giorni.

Il Senatore di Ala, Vincenzo D’Anna si scagliò, durante un programma televisivo, contro Roberto Saviano: << E’ un’icona farlocca che non ha mai detto nulla che possa infastidire la camorra. Se fosse per me, toglierei la scorta >>.

L’autore di Gomorra, rispose con toni accesi al Senatore di Ala, Vincenzo D’Anna: << Il Pd si vergogni. D’Anna è un dannoso scherano di Verdini, renziano e cosentiniano insieme. Impone a me di rinunciare alla scorta. A me che non vedo l’ora di tornare libero. Cosa debbo pensare: ha forse progetti per il mio futuro? Sono questi gli alleati di Renzi a Roma e di Valeria Valente a Napoli? Sono queste le nuove risorse campane? Buona fortuna. E Vergogna >>.

La vicenda ha creato scalpore, molti sono intervenuti; la Valente prende distanze dalle posizioni del senatore Ala, nonostante questa sia una lista che appoggia la sua candidatura. Anche De Magistris si esprime in merito, dando la piena solidarietà a Saviano.

E’ di poche ore fa la nota del Senatore D’Anna: << La marea di comunicati stampa dei tanti che si sono affannati, in queste ore, a lanciare anatemi senza argomentazioni alcuna se non il pregiudizio e l’infatuazione, contro le mie semplici e documentate affermazioni riguardanti l’assegnazione della scorta a talune personalità (per le quali un tribunale della Repubblica aveva dichiarato essere insussistenti le minacce), trova oggi – come contraltare – su prestigiosi quotidiani, le considerazioni serie ed argomentate fatte da alcuni editorialisti e giornalisti, nonché le riflessioni di magistrati notoriamente in campo contro la malavita organizzata >> – prosegue il Senatore D’Anna: << Tanto mi ripaga per l’inusitata violenza dell’aggressione subìta per aver espresso una legittima opinione ed apre, al contempo, oltre i miei meriti, una profonda discussione sugli argomenti che ho sollevato. Un grazie generale di cuore a coloro che mi hanno criticato e un poco di più a quanti mi hanno difeso. Il tutto sperando che tale riflessione abbia aperto una crepa negli stereotipi e nei pregiudizi tanto cari ai miei detrattori >>.

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