Napoli – All’Università Federico II è stato approvato il nuovo regolamento riguardo la tassazione studentesca.

Tale normativa andrà in vigore a partire dal prossimo anno accademico e prevede:

– Entro il 10 Agosto di ogni anno, gli studenti universitari in corso fino ai € 13.000 di ISEE non pagano le tasse se conseguono 10 CFU il primo anno e 25 CFU dal secondo anno in poi;

– Gli studenti dal secondo anno fuori corso pagheranno una tassa massima di 200€ annui se conseguono 25 CFU nell’anno precedente;

– Gli studenti con ISEE che tra i 13.000 e 30.000 euro avranno tasse più basse ma proporzionali al reddito.

Non è mancata la risposta del Sindacato degli Studenti, Link Napoli, i quali sostengono che “A causa di risorse ministeriali non sufficienti, perequative del mancato gettito derivante dalla No Tax Area, la Federico II subirà perdite per circa 12 milioni di euro scaricando tutto il costo della manovra su quelle categorie di studenti non “tutelate” dalla Legge di Stabilità.”

Diversamente, sostengono, che “Per gli studenti oltre i €30.000, infatti, non è presente alcun limite alla decisionalità degli atenei, con il rischio di un innalzamento sproporzionato della tassazione per i redditi che superano tale soglia. Inoltre l’Ateneo potrebbe scaricare le perdite anche su quegli studenti fuoricorso o considerati “poco meritevoli” solo perché non riescono ad ottenere i crediti stabiliti dalla Legge.”

Il Coordinamento studentesco universitario ha presentato diverse proposte in Commissione. Non hanno avuto, però, alcun riscontro da parte degli enti competenti. “Abbiamo chiesto – dichiara Link – in maniera forte e chiara che non ci fossero aumenti delle tasse. Abbiamo chiesto che in questo periodo di crisi non ci fossero aumenti sulla testa degli studenti che si sono trovati a pagare già più tasse dopo la riforma dell’ISEE. Dal nostro punto di vista, bastava costruire un modello che considerasse come entrate da raggiungere quelle del penultimo anno.

Link  hanno fatto un appello direttamente al Governo, in particolare al Ministro dell’Istruzione, e al Rettore dell’Università Federico II: “Chiediamo, quindi, che sia il Ministero dell’Istruzione a coprire il mancato gettito derivante dalla No Tax Area in quanto non possiamo permetterci ulteriori cali di iscritti e abbandoni. Chiediamo, perciò, anche al Rettore di prendere una posizione chiara su quest’ultimo punto, nonché di formulare al più presto la proposta definitiva di Regolamento tenendo conto delle osservazioni presentate dagli studenti, in modo da permettere una discussione partecipata senza alcun contingentamento di tempi.” Dopo la riunione in modalità del tutto straordinaria del Consiglio degli studenti dell’Ateneo Federico II, si è arrivati alla conclusione di votare contro questo nuovo regolamento sulla tassazione e si dichiarano pronti “alla mobilitazione per ribadire ancora una volta che un cambiamento delle condizioni di vita non può non partire da un’università gratuita per tutti e per tutte.”

Simona Pietropaolo

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