Non trova pace la storica Fontana di Monteoliveto.
Il neo riconfermato Consigliere della II Municipalità, Pino De Stasio, sul suo profilo facebook scrive: «Purtroppo continua il “massacro” della splendida fontana di Monteoliveto. «Oltre agli annosi imbratti, ho potuto notare che un pezzo della base in marmo, dove è posizionata la statua in bronzo di Re Carlo secondo,(disegno di Cosimo Fanzago),risulta caduto o rimosso per l’incuria, o per “rubare” il prezioso manufatto ? Non so più a che Santo rivolgermi dopo che le mie numerosissime segnalazioni non hanno sortito effetto. Un senso di frustrazione permane. Domani un mio ulteriore esposto alla Soprintendenza ed al Comune» – conclude De Stasio.
Per i Verdi, la soluzione auspicabile per ”salvare” la Fontana dall’incuria sarebbe quella di toglierla alla Soprintendenza e recintarla.
«La fontana di Monteoliveto potrebbe diventare un simbolo del doppio volto di Napoli, da una parte i napoletani che vogliono male alla città, quelli che la deturpano e l’hanno anche danneggiata seriamente arrampicandosi sopra, dall’altra parte, invece, i napoletani che vogliono bene alla città, come i volontari di Sii turista della tua città che, in più occasioni, si sono occupati della pulizia straordinaria da scritte e rifiuti, o come l’operatore ecologico che, andando al di là dei suoi compiti, la ripulisce ogni giorno.» E’ quanto hanno affermato, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e l’ideatore de La radiazza, Gianni Simioli.
C’è da dire, tuttavia, che è notizia qualche giorno fa quella che vorrebbe un operatore ecologico, il quale, al di fuori dall’orario lavorativo, ogni giorno, pulisce la Fontana di Monteoliveto dai cumuli di sporcizia lasciati lì dai ragazzini e gli incivili.
Staremo a vedere se gli appelli dei tantissimi cittadini ed anche rappresentanti politici, giunti nel corso delle ultime settimane serviranno a far scuotere il senso civico di quello che possiamo considerare come un luogo simbolo per tantissimi giovani di vecchie e nuove generazioni.
Pasquale De Laurentis
p.delaurentis@liberopensiero.eu