L’avventura di Sebastian Giovinco in Major League Soccer continua a regalare soddisfazioni; il 30enne torinese, giunto alla sua terza stagione con la maglia del Toronto, è uno dei calciatori simbolo dell’intera competizione, nonostante l’ingombrante presenza di tante stelle del calcio mondiale che hanno deciso di trasferirsi oltreoceano. Ma, soprattutto, Sebastian è il leader indiscusso di una squadra che col suo arrivo ha raggiunto traguardi ed obiettivi mai centrati prima.
L’ultima gioia in ordine cronologico la formica atomica l’ha regalata ieri sera, con un prestazione da urlo nel sentitissimo derby valevole per la 27esima giornata di campionato tra Toronto e Montreal Impact, il club di Joe Saputo, presidente anche del Bologna. Al “Saputo Stadium” di Montreal, Giovinco è stato assoluto protagonista. Al 40esimo del primo tempo ha pennellato una meravigliosa traiettoria su un calcio di punizione assegnato poco al di fuori dell’area di rigore avversaria; un capolavoro balistico su cui il portiere avversario Bush non ha potuto nulla.
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Il numero 10 ha poi contribuito ulteriormente al successo della sua squadra siglando la rete del definitivo 1-3 al 90esimo con un preciso tiro di sinistro al volo.
MAESTRO
Il rapporto tra Giovinco ed i calci di punizione è straordinario: soltanto in questo 2017 ha trasformato in goal già cinque calci di punizione. Tenendo conto anche della perla di ieri sera l’italiano ha segnato 12 goal su calcio piazzato da quando è sbarcato in Canada. Una vera e propria sentenza.
IL TORONTO FC
Con Sebastian in campo Toronto vola: i canadesi occupano il primo posto nella classifica dell’Eastern Conference, con un vantaggio di 11 lunghezze sul New York City secondo; l’obiettivo minimo di raggiungere i play-off scudetto è praticamente certo, visto che mancano soltanto poche giornate alla conclusione della Regular Season. Toronto però vuole di più: il sogno è quello di raggiungere per il secondo anno consecutivo la finale che vale il titolo; lo scorso anno la squadra allenata da Greg Vanney si arrese ai Seattle Sounders soltanto ai calci di rigore.
Giovinco sta scrivendo la storia di questa squadra: prima del suo avvento, in otto anni di MLS, Toronto non aveva mai raggiunto i play-off. Con lui sono arrivati inoltre anche due successi nella Coppa Nazionale del Canada.
Nel suo primo anno oltreoceano (2015) Giovinco si aggiudicò il titolo di capocannoniere a pari merito Kamara, realizzando 22 reti e fornendo 13 assist. Nella stagione successiva tra Regular Season e play-off ha chiuso con 21 reti e 16 assist, mentre quest’anno – per il momento – è fermo a 15 marcature e 6 assist. Questi numeri straordinari gli hanno permesso di aggiudicarsi anche parecchi riconoscimenti personali: nel 2015 vinse la l’ “MLS Golden Foot”, l’ “MLS Newcomer of the Year Award” (il premio per il miglior nuovo arrivato del campionato) ed il titolo di MVP della stagione. Ad oggi è il miglior marcatore della storia di Toronto: 96 gare ufficiali giocate, 63 goal segnati e 36 assist forniti.
Giovinco sta bene in America e sembra aver trovato la sua giusta dimensione: in MLS è protagonista assoluto ed è l’idolo dei suoi tifosi. In alcune interviste rilasciate nei mesi scorsi Sebastian ha dichiarato a più riprese di amare l’America, di essere contento di giocare in un campionato che da molti viene definito quasi amatoriale e che invece aumenta di livello stagione dopo stagione e che il suo obiettivo, per il momento, è di continuare a fare bene lì. Nessuna intenzione dunque di fare ritorno in Serie A: quella Serie A in cui brillò soprattutto nella stagione 2011/2012 al Parma, non riuscendo però a ripetersi e a riconfermarsi alla Juventus nei successivi anni e decidendo di trasferirsi in Canada nel gennaio del 2015.
CAPITOLO NAZIONALE
Nonostante le prestazioni di altissimo livello offerte nelle ultime tre stagioni, il rapporto tra la formica atomica e la Nazionale resta complicato: con Conte, Giovinco è stato convocato in diverse gare di qualificazione ad Euro2016, venendo però tagliato fuori addirittura dall’elenco dei 30 pre-convocati per la fase finale della manifestazione giocata in Francia. La sua ultima apparizione in Nazionale risale al 13 ottobre 2015, di fatto alla fine del suo primo anno in America, in Italia-Norvegia. L’attuale c.t. Ventura lo ha sempre ignorato, non convocandolo neppure in occasione delle diverse amichevoli giocate dal suo approdo sulla panchina azzuro. Giovinco però continua a sperarci ed è pronto a sfruttare l’ultima parte di stagione per far colpo sul tecnico ligure e magari guadagnarsi a suon di goal ed assist un posto per Russia2018.
Ugo D’Andrea