La classifica sta iniziando a delinearsi e, all’ultima giornata di campionato di Settembre, è possibile iniziare ad abbozzare i primi pronostici per chi possa realmente contendersi il tricolore 2015/2016.

La Juventus a questo punto è ufficialmente fuori dalla corsa scudetto, con un distacco, alle prime sei giornate, già di dieci punti rispetto ad Inter e Fiorentina capolista, non tanto per i punti di distacco, perché i bianconeri ci hanno abituato a comeback molto più disperati (vedere rimonta sul Milan 2011-2012 e quella sulla Roma 2013-2014), quanto per il gioco espresso e la poca concretezza dimostrata in queste prime uscite. Allegri sembrerebbe non rischiare la panchina, ma alcune scelte stanno iniziando a stare strette ai tifosi. Cambiare la formazione otto volte in sette partite è deleterio se si vuole dare un’identità al gruppo e continuare a far giocare un Pogba in queste condizioni può solamente far male alla squadra. Il ragazzo sembra non riuscire a sopportare il peso delle responsabilità che gli sono state affidate, quelle stesse responsabilità che un suo coetaneo, Mauro Icardi, sta riuscendo a gestire senza alcun problema. Nel l’uscita di Napoli è stato appurato che Hernanes è sì definito come centrocampista universale, ma se magari gli si facesse fare solo il trequartista sarebbe meglio, e aver preferito lui a Cuadrado ha sicuramente gettato dei dubbi in più sul tecnico Livornese.

Il Napoli ha trovato una vittoria incredibilmente importante per il morale, al San Paolo, perdendo però il piccolo “scugnizzoInsigne, uscito alla fine del primo tempo, dopo aver segnato, per un dolore al ginocchio. Sembrerebbe solo una distorsione per lui e tutta la tifoseria Partenopea spera solo in un piccolo stop per questo giocatore che ha iniziato il campionato con il botto

Continua la favola del Torino. I ragazzi di Ventura hanno faticato di più a trovare la vittoria contro un Palermo ostico, complici i due cartellini rossi rimediati dai granata che hanno dato maggiore coraggio si Rosanero nell’assalto finale che ha fatto sudare freddo il Torino che durante il corso di tutta la partita si è dimostrata una squadra matura che sa rispettare l’avversario, sa aspettarla e sa sfruttare le poche situazioni a favore con i suoi talenti.

La Lazio, dopo la batosta rimediata al San Paolo la settimana scorsa e grazie anche ad alcuni giocatori importanti che stanno tornando dagli infortuni (Biglia fra tutti), ha finalmente compreso come affrontare questo campionato. Contro il Verona la squadra Romana ha creato tanto, ed è stata anche un po sfortunata, ma, dovendo fare un resoconto, sembra palese che la squadra di Pioli abbia bisogno di alcuni ricambi di livello, perché se mancano i vari Candreva, Biglia e De Vrij, il campionato dei Biancocelesti può prendere una piega poco positiva.

Accolto tra lo scetticismo di tutta Firenze, Paulo Sousa, un po come fece Allegri lo scorso anno alla Juventus, ha, nel silenzio, portato avanti con professionalità il suo progetto che, già nel precampionato, aveva dimostrato poter dare qualcosa di importante alla Fiorentina. Nella sfida di San Siro contro l’Inter i Viola hanno raggiunto un gran livello di maturità, surclassando la prima in classifica, complici gli errori in avvio di Handanovic e le discutibili scelte di Mancini. La squadra ha dimostrato aggressività e cinismo, ha fatto vedere un bel gioco, a dispetto delle precedenti uscite, e ha capito che Kalinic è almeno due spanne sopra Mario Gomez. L’attaccante croato arrivato nell’ultima finestra di mercato è uno che sa fare il suo mestiere, lotta, fa reparto, e ha dimostrato di saper anche segnare tanto.
L’Inter, dopo le cinque vittorie consecutive, è scesa di nuovo tra i comuni mortali, e con la Fiorentina a pari punti il campionato si accende.

Fonte immagine in evidenza: google.it

Vincenzo Marotta

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