In occasione della firma del Patto per Napoli nasce a Scampia, nei locali dell’ex scuola Resistenza, la comunità Cantiere 167. Cittadini, studenti, giovani e attivisti del quartiere e della città di Napoli si sono riuniti per cercare insieme di dar luce nuova a questo immobile abbandonato. Il Patto per Napoli prevede un finanziamento di 307 milioni di euro, a fronte dei quali 30 milioni sono destinati alla riqualificazione e trasformazione radicale, a detta delle istituzioni competenti , del quartiere periferico di Scampia.

Abbiamo scelto, simbolicamente, questa data perché sia chiaro che noi vogliamo diventare da subito un osservatorio permanente sul quartiere che impedisca facili promesse e speculazioni sulla nostra pelle. Se verranno trovati tutti i fondi e verrà realizzato il piano di fattibilità, Scampia avrà una nuova centralità nella città metropolitana, rispetto ai servizi, alle garanzie, alla riqualificazione urbana.” dichiarano sulla pagina Facebook Cantiere 167.

Monica Riccio e Salvatore Martelli, promotori e attivisti di Cantiere 167, ieri hanno registrato un video all’interno dell’ex scuola di Viale della Resistenza a Scampia. Questa sede dovrebbe essere un asilo ma il Comune ha dichiarato la sede in stato di inagibilità già 3 anni fa. Questo spazio è rimasto in condizioni di abbandono e, per questo, Cantiere 167 l’ha occupato per trarre da esso il meglio per il bene del loro quartiere.

Come tutti sappiamo – dice Salvatore Martelli – Scampia è un quartiere particolare, ma stiamo cercando di metterlo alla pari con gli altri quartieri di Napoli. Attraverso questa esperienza, in questo spazio abbandonato che doveva essere un asilo dichiarato inagibile, siamo pronti a confrontarci con tutti. Abbiamo bisogno di mani, di attivisti che ci diano un aiuto per pulirla e per sistemare le inefficienze del posto.”

Oltre a uno spazio di confronto, discussione e ribellione rispetto alle speculazioni da parte delle istituzioni, Cantiere 167 sarà uno spazio di condivisione di tantissime attività e laboratori destinati a tutti i bambini, adulti e anziani del quartiere di Scampia.

Ha bisogno – dichiara Martina Riccio –  dell’aiuto degli attivisti per poter rivivere. L’abbiamo chiamato Cantiere 167 sia perché  vogliamo ricostruirlo tassello dopo  tassello, ma anche perché abbiamo un cantiere di idee da voler mettere in pratica in questo posto , da condividere con il quartiere e con la città. Stiamo pensando di attivare un asilo condiviso, laboratori di arte di strada, laboratori di circo, diverse attività pomeridiane sia per i bambini, sia per i giovani, sia per gli adulti e gli anziani – continua – allo stesso modo stiamo attivando anche un laboratorio sull’autoreddito per provare nel nostro piccolo a trovare una soluzione a quello che è il problema più grave del nostro paese: la disoccupazione.”

Cantiere 167 è uno spazioche vuole garantire a tutti coloro che credono nel loro progetto che Scampia non si arrende, combatte e vuole vincere qualsiasi problema  affligge la sua società.

“Scampia non è una discarica sociale e non è una vetrina. Dietro le etichette razziste esiste un tessuto vivo, solidale, ribelle, in fermento. Si parte da questo: abbiamo appena cominciato” (dalla pagina Facebook Cantiere 167)

Sabato 12 novembre alle ore 11 si terrà, in Viale della Resistenza di fronte all’ ingresso della villa comunale di Scampia, un’Assemblea pubblica di presentazione delle attività da allestire all’ interno dello stabile occupato da Cantiere 167.

Simona Pietropaolo

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