La caccia è aperta. Marquez a Sepang vuole il suo sesto mondiale, il secondo di fila. Non sarà facile, però, in Malesia. La settima posizione registrata durante le qualifiche di certo non aiuta. Specialmente se Dovizioso, suo diretto avversario, parte dalla prima fila (3°) e se davanti in quarta e quinta posizione ci sono rispettivamente due avversari del calibro di Rossi e Viñales, con il Dottore che con lo spagnolo ha un conto in sospeso dal lontano 2014.
Marquez vuole il titolo: Una caduta durante le Q2 in curva 15 ed ecco che il mondiale a Sepang sembra riaprirsi. Marc Marquez parte dalla settima posizione, da quella terza fila che rischia di compromettere una stagione. Il problema non sono tanto le caratteristiche della moto, che, come testimonia la pole di Pedrosa, sono perfettamente adatte alla pista, quanto gli avversari che Marquez dovrà cercare di superare. In primis Valentino Rossi, con cui lo spagnolo non ha mai chiarito dopo l’incidente di Sepang nel 2015 che all’italiano costò il mondiale. Ci saranno poi Viñales e Lorenzo (6°), due avversari tosti che avranno sicuramente tutta l’intenzione di rovinare la festa dello spagnolo, mai vicino al titolo come in questa occasione. Anche se Dovi vincesse, a Marc basterebbe un secondo posto per laurearsi campione del mondo. Il pilota dal canto suo non sembra essere preoccupato più di tanto, consapevole delle potenzialità della sua moto: “Abbiamo un buon ritmo gara, di certo non da settimo posto, quindi sono fiducioso. La caduta ha rovinato tutto. Non so cosa potrà accadere domani perché qui le sensazioni cambiano continuamente a seconda del meteo. Cercherò comunque di fare il massimo“.
Le speranze di Dovizioso: Adesso bisogna fare sul serio e sfruttare al massimo l’occasione di riaprire un mondiale che passa tutto nelle mani di Andrea e della fortuna. Dovizioso dovrà vincere sperando in un pessimo piazzamento di Marquez, se vuole riaprire concretamente il Mondiale. Lo spagnolo, infatti, non è troppo distante da quel podio, che spegnerebbe, di fatto, ogni speranza di vincere il titolo. A parte la speranza in una buona sorte e in un contributo da parte degli altri piloti, Dovizioso dovrà fare la sua corsa e sfruttare, come ha ben saputo fare fino a Philipp Island, le straordinarie capacità della sua desmosedici. Quelle capacità che a fine qualifiche hanno sorpreso in positivo il pilota forlivese, come testimoniano le dichiarazioni rilasciate a SKY SPORT: “Sono molto soddisfatto. Abbiamo fatto ottimi tempi sia sull’asciutto sia sul bagnato. Riesco a guidare in maniera molto fluida e con questo caldo è importante“.
Marquez vince se:
- termina primo o secondo
- termina terzo o quarto e Dovizioso arriva sotto la seconda posizione
- termina quinto, sesto o settimo e Dovizioso giunge dalla terza posizione a scendere
- termina ottavo o nono o decimo e Dovizioso giunge dalla quarta posizione a scendere
- termina undicesimo o dodicesimo e Dovizioso arriva dalla quinta posizione a scendere
- termina tredicesimo e Dovizioso giunge dalla sesta posizione a scendere
- termina quattordicesimo e Dovizioso conclude dalla settima posizione a scendere
- termina quindicesimo e Dovizioso conclude dall’ottava posizione a scendere
- Dovizioso conclude dalla nona posizione a scendere o si ritira
La rivalsa di Rossi: Sono passati circa due anni. Era Sepang, in un contatto con Marquez, Valentino alzò la gamba sbilanciando lo spagnolo, che cadde. I due si sono attaccati per molto tempo. Il pilota Honda inveì contro quello della Yamaha, accusandolo di aver subito un calcio, l’altro si difese dicendo che era stato lo spagnolo a cercare il contatto, gettandosi addosso nel bel mezzo di una curva con una guida aggressiva. Il tribunale diede ragione al primo e Rossi si vide costretto a partire dall’ultima posizione, arrivando poi quarto al traguardo, risultato che seppur eroico gli costò il titolo quell’anno. Oggi le situazioni si sono invertite e Vale, nella gara più importante di Marquez, ha la possibilità di complicare particolarmente la situazione dello spagnolo, divenendo il “salvatore” di Dovizioso, metaforicamente parlando.
A prescindere dal risultato sembra fuori ogni dubbio che il Dottore, dopo l’ottimo secondo posto di Phillip Island, farà qualsiasi cosa per risalire sul gradino più alto del podio ad un mese e mezzo dal suo infortunio. Vittoria che sarebbe l’omaggio più bello alla memoria del suo amico e collega Marco Simoncelli, morto su quella pista il 23 ottobre di 6 anni fa. I risultati delle qualifiche fanno ben sperare, soprattutto vedendo la storia del pilota Yamaha, che partendo dalla seconda fila ha spesso regalato ottime prestazioni e memorabili vittorie, come confermano anche le parole del Dottore a fine qualifica ai microfoni di SKY SPORT: “Siamo soddisfatti: abbiamo fatto ottimi tempi. Dobbiamo lavorare di più sul bilanciamento della moto. In alcuni tratti ero troppo lento. […] La scelta delle gomme sarà importante. Ho avuto buone sensazioni con la dura, ma la media sembra avere più potenziale. […] Marquez dice di non aver fatto niente qui due anni fa e dunque anche io farò niente… Scherzi a parte io farò la mia gara come ho sempre fatto e continuerò a fare nella mia carriera“.
Viñales, Lorenzo e Pedrosa: Gli outsider. Stanno bene e proveranno a fare la loro gara. Cercando di arrivare in testa e cercando di rovinare la festa o di Marquez o di Dovizioso. Il pilota Honda particolarmente sembra essere l’avversario più ostico specialmente. La sua pole e il suo sorpasso sul rettilineo a Phillip Island bruciano ancora in casa Ducati. Ducati come quella di Lorenzo, il pilota più “egoista” della MotoGP, al quale interessa solo vincere e concludere al meglio un mondiale, in cui lui è risultato essere forse il pilota più deludente, magari gettando anche le basi per il prossimo campionato, in cui vorrà svolgere anche qui il ruolo del protagonista. Poi c’è Viñales, terzo in classifica, con tanta voglia di essere il vice-campione del mondo e che sicuramente avrà voglia di fare bella figura in quest’ultimissima parte di campionato. Insomma non resta che mettersi comodi e godersi lo spettacolo!
Fonti immagini in evidenza:La Stampa,Liberopensiero, MotoGP
Giovanni Ruoppo