Si è tenuto questa mattina il consiglio comunale riguardo la TARI dove passa la linea della maggioranza tra le proteste dell’opposizione. Ci saranno agevolazioni e detrazioni in base al reddito e alla grandezza del nucleo familiare.

Il consiglio comunale, partito con oltre un’ora di ritardo e alla presenza di circa 100 cittadini, si apre tra le polemiche così come si era chiusa la scorsa seduta. Il primo a prendere la parola è il consigliere Vergara che denuncia il mancato recapito dei documenti all’opposizione per permettere a questa di studiare ed avanzare proposte. Sulla stessa lunghezza il PD che, con i consiglieri Pappadia e Russo, chiede e ottiene che la questione TARI, messa come sesto punto all’ordine del giorno, venga trattata per prima.

Avvia il dibattito il sindaco Francesco Piemonte, secondo cui “sulla TARI sono state dette cose non vere“. Secondo il sindaco l’opposizione ha diffuso numeri non veritieri visto che il costo medio del servizio è di 107 euro per abitante, più basso di alcuni comuni della zona. Inoltre, ricollegandosi all’esempio di Villaricca, “tanto cara all’opposizione“, il sindaco spiega che la cittadina vicino Giugliano ha molte più fabbriche ed “utenze non domestiche su cui spalmare i costi del servizio“. Il primo cittadino, inoltre, continua a rivendicare il calo in bolletta per il 54% delle famiglie santantimesi ed un maggior risparmio dovuto alla raccolta differenziata, ma il Presidente del Consiglio, a questo punto, è stato costretto a sospendere temporaneamente il consiglio quando dal pubblico si sono levate grida di protesta all’indirizzo del sindaco. Una volta ripreso il consiglio Piemonte ha esposto le proposte della maggioranza, “tenendo conto del limite del 7% rispetto al costo del servizio“: una detrazione del 30% sull’aumento rispetto al 2013 per redditi fino a 15mila euro e del 15% trai 15mila e il 26mila ed ulteriori sconti, cumulabili, in base alla grandezza del nucleo familiare, oltre che il rinvio dei pagamenti dal 31 gennaio al 31 marzo 2015. “Questo è il massimo che abbiamo potuto fare in base alle disponibilità economiche“, ha poi precisato il sindaco, promettendo un maggior risparmio l’anno successivo grazie al minor costo di conferimento per il tasso di raccolta differenziata.

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Interviene poi l’ex sindaco Luigi Vergara che accusa la maggioranza di aver “presentato le stesse proposte della settimana scorsa” e sottolinea come gli aumenti derivino dal capitolato. Ha inoltre annunciato di aver presentato un esposto alla procura firmato da tutti i consiglieri di opposizione, “per verificare la regolarità dell’appalto“. Lo segue il consigliere Domenico Russo (PD) che fa notare come, nonostante sul bilancio si parli di un costo del servizio di oltre 5 milioni, nel manifesto affisso firmato dalla maggioranza ci sia scritta una cifra poco minore di 4 milioni di euro. Inoltre, fa notare il consigliere, che secondo il contratto la ditta doveva assicurare una percentuale di differenziato pari al 65% dopo il primo anno, “ma siamo ancora bloccati al 60%, commettendo una chiara inadempienza” e chiedendo azioni contro la ditta. Interviene poi il consigliere Pedata della maggioranza, ammettendo che “il costo del servizio è altissimo” e, tenendo conto dell’ “impoverimento della città“, avanza l’ipotesi di “tagliare i servizi” e reintegrare la proposta di sgravi fiscali per chi conferisci i rifiuti nell’isola ecologica. Il consigliere Italia, invece, sottolinea il ritardo dell’amministrazione, “abituata ad applicare una politica della toppa“. Secondo Italia, infatti, l’assenza di agevolazioni sin dal primo momento dimostra “l’incapacità della giunta di immettersi nel tessuto socio-economico della città“. Denuncia, inoltre, che è inaccettabile che non si riescano a trovare 800mila euro per la riduzione della tariffain un bilancio di 75 milioni di euro“. Infine il consigliere fa notare che, secondo il vincolo del 7%, si poteva intervenire in agevolazioni fino a 280mila euro, “esattamente il doppio di quanto destinato dalla giunta per le detrazioni ai cittadini“.

Replica quindi il sindaco, che propone di approvare l’emendamento dell’opposizione all’assenza della maggioranza, “così vi assumete la responsabilità di sforare i vincoli di bilancio“. Su questo punto si adira il consigliere Pappadia rispedendo al mittente la proposta: “Sindaco non può permettersi di scaricare le sue responsabilità politiche sull’opposizione. Se volete che facciamo la maggioranza dimettetevi ed andiamo ad elezioni“. Su questa linea anche il consigliere Russo che propone di approvare le detrazioni e andare ad elezioni. Tuttavia si procede al voto, con l’opposizione che va via per protesta, e riscontrando l’unanimità dei consensi per la proposta della maggioranza.

Francesco Di Matteo

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