Osservando le immagini dei numerosi conflitti che sconvolgono il pianeta, spesso ci si domanda cosa si potrebbe fare per “dare una mano”, la sensazione di essere inermi fa da padrona, ma un piccolo gesto concreto, in realtà, esiste: l’adozione a distanza.
La immagini, spesso strazianti, di bambini e famiglie sconvolte, che si ritrovano di colpo a non avere più nulla, sono spesso delle vere fitte al cuore e ci si domanda il perché. Un perché che ha sempre le solite risposte: soldi e potere. A causa di questi continui giochi di ricchezza e potenza, sono sempre i più deboli a pagare il prezzo più salato e un aiuto spesso, questi individui, lo ricevono solo attraverso associazioni no profit con lo scopo di poter ridare un giusto perché nel ricominciare e riguadagnarsi un posto, seppur piccolo, nel mondo.
L’adozione a distanza o sostegno a distanza (SAD) è un vero atto di solidarietà, attraverso un contributo economico periodico, atto a provvedere la sussitenza di uno o più individui. Tale contributo economico periodico viene affidato ad associazioni, ONLUS e ONG, le quali attraverso assistenza sanitaria, frequenza scolastica, progetti mirati allo sviluppo economico e vero sostegno alimentare, tentano di poter ridare speranza a individui che loro malgrado si sono ritrovati in situazioni troppo grandi da affrontare con le loro sole forze.
Questo gesto di solidarietà rappresenta un reale atto di amore verso il prossimo, concreto e con progetti solidi alle spalle, intenti a ridare una realtà e una quotidianità a persone e paesi. Dove la distruzione si è abbattuta in modo quasi del tutto nefasto, il sostegno periodico e la tenacia possono risollevare le speranze e portare nuovamente il sorriso, in paesi dove prima tale sorriso era stato cancellato.
Sono numerose le associazioni, ONLUS e ONG che operano tramite l’adozione a distanza, la maggior parte dei loro progetti sono sparsi per il mondo, ma vi sono realtà anche presenti nel territorio italiano. Una di questa ONLUS è Aleimar, che si occupa nell’adozione a distanza di minori in difficoltà, senza fare distinzioni di sesso, nazionalità o religione, con l’obiettivo di poter dare un futuro reale e concreto a questi minori attraverso: istruzione, salute, alimentazione e integrazione sociale.