Il 21 marzo Almaviva Contact ha dichiarato 3000 esuberi, di cui 400 a Napoli; 221 lettere di licenziamento anche per i lavoratori Gepin Center. “Non si possono tollerare azioni di questo genere, che mettono a rischio le condizioni di vita, la dignità, di decine di persone e di famiglie”.
Lo scorso 21 marzo una delle più grandi società di outsourcing italiane, la Almaviva Contact, ha dichiarato 3000 esuberi su tutto il territorio nazionale, di cui 400 solo a Napoli, con la probabile prospettiva di delocalizzare le sedi in Romania.
I licenziamenti riguarderanno i lavoratori del call center, ai quali restano solamente 66 giorni per far sentire la propria voce e mobilitarsi, con l’aiuto dei Sindacati, affinchè si trovi un accordo.
In Campania anche 221 dipendenti della Gepin Center rischiano di restare senza lavoro a causa della chiusura della sede di Casavatore.
Iniziative nazionali sono già partite, mentre nel territorio campano i lavoratori di Almaviva e Gepin hanno indetto per domani mattina, mercoledì 30 marzo, alle ore 09:30, un presidio sotto il Consiglio della Regione Campania ( all’Isola F13 del Centro Direzionale di Napoli).
“Bisogna mobilitarsi con forza per sostenere la battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori di Almaviva e di Gepin: una battaglia che riguarda tutte e tutti noi e il nostro territorio, la nostra città e la nostra regione. Perciò invitiamo cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori, precari, pensionati, studenti, a unirsi alla mobilitazione proclamata”.
Questo è l’appello della SLC CGIL, che ha indetto una manifestazione a Napoli per il 31 marzo, alle ore 09:00. Il corteo partirà dalle sedi di Almaviva di via Brin e si concluderà presso il Comune con un incontro con il Sindaco De Magistris.
Il Sindacato ha inoltre dichiarato la volontà di occupare le sedi di Almaviva in via Brin, luogo simbolo dell’impegno che gli impiegati hanno riposto nel proprio lavoro per la crescita dell’azienda. 30 e 31 marzo sono state entrambe dichiarate GIORNATE DI SCIOPERO.
Marta Buono