L’avvenuta indiana di Alessandro Del Piero, che il 9 Novembre scorso ha toccato la soglia dei 40 anni, non prosegue nel migliore dei modi: nell’ultima partita della Dynamos l’ex capitano della Juventus non era nemmeno in panchina.
POCO IMPIEGATO – Mentre i suoi compagni travolgevano il Mumbay City per 4-1 (reti di Mulder, Junker, Marmentini e Bhargav e, per il Mumbay, di Yadav) Alessandro Del Piero non era nemmeno seduto in panchina; l’allenatore della Dynamos, Harm van Veldhoven, aveva dichiarato in conferenza stampa: “Del Piero sta lavorando duramente e potrei utilizzarlo nelle restanti quattro partite di campionato ma dipende sempre dall’avversario che avremo di fronte”. Parole non proprio lusinghiere per Del Piero se si considera che il livello dell’Indian Super League non è eccezionale e che giocano molto più spesso calciatori più anziani di lui; d’altra parte, fino ad ora, il fuoriclasse italiano è stato usato con molta parsimonia da van Valdhoven, forse perché ritenuto non più in grado di reggere determinati ritmi.
DECISIONE CONTESTATA – Quando, il 28 Agosto, Del Piero scelse l’India come prossima destinazione, si sollevarono immediate polemiche di varia natura legate alla vicenda dei due marò; infatti Giorgia Meloni, ex leader di Fratelli d’Italia, aveva scritto su Facebook: “Rivolgo un appello ad Alex Del Piero affinché rifiuti l’offerta di giocare in India fin quando i nostri marò non torneranno in Italia”. La risposta del diretto interessato non si fece attendere: “Io sono un giocatore di calcio, andrò in India per giocare a calcio, per onorare il mio sport e fare ciò che in questo momento più sono felice di fare: portare un messaggio positivo abbinato ai valori dello sport e alla diffusione del calcio in Paesi lontani dai percorsi tradizionali del pallone. Come l’India con la sua ‘Indian Super League” e prima ancora: “So che la mia scelta di andare a giocare in India ha sollevato qualche perplessità in merito ai rapporti tra Italia e India (…) non sto andando in un Paese ‘ostile’ e l’ultima cosa che vorrei è una strumentalizzazione del mio ruolo, e soprattutto che lo sport diventi un mezzo utilizzato per dividere al posto che per unire (…) Da italiano, come tutti i miei connazionali, non sono insensibile alla vicenda dei nostri marò e spero si arrivi presto ad una conclusione positiva per loro, e soprattutto che sia la più giusta”. Lo sport, come ha detto Alessandro Del Piero, non deve diventare uno strumento di propaganda politica, soprattutto in una situazione delicata come quella che riguarda i difficili rapporti diplomatici tra Italia e India.
GRAVI CONSEGUENZE – Le scelte di van Veldhoven rischiano di avere conseguenze abbastanza gravi in quanto i tifosi stanno già cominciano a chiedere il rimborso dei soldi di biglietti e abbonamenti qualora Alex non dovesse rientrare presto in campo. Intanto, l’ex bianconero pensa al proprio futuro: non è escluso un suo ritorno nel club dove ha giocato per 19 anni al termine di questo suo giro del mondo: “Al di là dei possibili ruoli, il mio legame con la Juve non cambierà mai, è talmente forte che sarà così per sempre”. Un ritorno di Del Piero alla Juventus sarebbe motivo di gioia per i molti milioni di tifosi della Vecchia Signora; intanto, il mondo del calcio spera che Alex riesca a dimostrare, ancora una volta, il proprio valore in terra straniera.
Fonte immagine in evidenza: vivoazzurro.it
Fonte immagini media: www.twitter.com, account ufficiale di Alessandro Del Piero; www.thehardtackle.com
Fonte citazioni: www.gazzetta.it; www.repubblica.it; www.calcioweb.eu
Luigi Santoro