“Abbiamo comprato 23 bus usati in buone condizioni anziché 7 bus nuovi. Ma scusate, cosa avete contro la Polonia, mi verrebbe da chiedere”.
Questa la risposta di Umberto De Gregorio, presidente dell’EAV (Ente Autonomo Volturno), alla polemica scoppiata dopo l’annuncio da parte della società di trasporti napoletana dell’acquisto di bus provenienti dalla Polonia.
Fin qui nulla da dire, se non fosse che i 23 mezzi inaugurati lo scorso mercoledì a Pozzuoli, hanno già 7 anni di vita e in media hanno percorso 600mila chilometri.
Questo particolare non è di certo parso insignificante agli utenti e ai lavoratori del settore.
“Certo che ce li hanno rifilati, sono mezzi che hanno già raggiunto sulle proprie ruote i 7 anni: un tempo che per la media europea li fa ritenere vecchi“, ha commentato Adolfo Vallini, del sindacato Usb (Unione Sindacale Di Base).
Nello specifico, i bus sono costati 1,2 milioni di euro più iva, sono di categoria Euro 5, di marca Solaris e si divideranno diverse tratte molto lunghe: 12 andranno ad Ischia; 5 copriranno l’area flegrea e in particolare alcuni saranno utilizzati per il servizio urbano di Quarto e i rimanenti nei comuni vesuviani e stabiesi.
L’EAV, nel bene o nel male, ha potuto portarsi a casa i nuovi 23 mezzi di trasporto, grazie a un finanziamento di 93 milioni di euro, deciso dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.
La società è in una fase di “pre-fallimento”, come il presidente De Gregorio l’ha definita, con ancora il peso di 700 milioni di debiti sulle spalle.
La polemica continua
Nonostante sia ormai passata quasi una settimana dall’arrivo a Pozzuoli dei nuovi bus, la polemica sul loro stato di usura non ha fatto altro che crescere.
Ciò ha spinto la direzione dell’EAV ha diramare oggi un comunicato via Facebook:
MEGLIO USATI CHE A PIEDI
Negli ultimi 18 mesi revampizzati 93 pullman ed acquistati 59 autobus usati. Inoltre 18 nuovi direttamente dalla Regione Campania. È’ singolare che nel giorno in cui si dovrebbe festeggiare per aver salvato EAV dal fallimento si fa una stupida polemica sui bus comprati usati! Eav ha assunto i servizi su gomma a seguito del fallimento di Eavbus il 21 novembre 2012, dopo che la stessa Regione, le forze politiche e sindacali avevano scongiurato il passaggio a privati. Il giorno 20 novembre 2012 erano in servizio nei depositi attualmente utilizzati (si esclude Benevento, nel frattempo passato ad altra società) 88 autobus. Quindi, da marzo 2015 a tutto novembre 2016 sono stati revampizzati 93 autobus del parco regionale ed acquistati 59 autobus usati, tra cui i 23 recentemente presentati e in esercizio per dicembre. Tali interventi, hanno consentito di migliorare gli standard e, ad esempio, nella giornata odierna sono in esercizio 163 autobus.
Solo poche ore dopo, l’Esecutivo Regionale Usb ha dichiarato mezzo comunicato stampa che “Usb, già da domani convocata al tavolo Metropolitano sulle problematiche del settore, chiederà atti concreti e determinanti nel rispetto dei PIANI INDUSTRIALI al Sindaco De Magistris, per ridare ai cittadini il diritto alla mobilità e garantire nel contempo salari ed occupazione”.
L’Esecutivo ha colto poi l’occasione per sottolineare che “la vicenda emersa sull’acquisto degli autobus da destinare alla Società EAV Bus di proprietà della Regione Campania, diventa emblematica dello stato di salute in cui versa il Settore sull’intero Territorio Nazionale.
I tagli che il governo ha fatto sul trasporto pubblico locale, oltre ad asfissiare le aziende sulla gestione corrente e sulla possibilità di fornire un servizio decente ai Cittadini per garantire il Diritto alla Mobilità, pone le basi anche per abbandonare qualsiasi processo organizzativo per la sicurezza e la qualità del Servizio.”
Non resta quindi che aspettare di vedere all’opera questi “bus della discordia” e capire se stavolta la quantità vincerà contro la qualità.
Desire Rosaria Nacarlo