EasyReading è uno strumento compensativo nato dall’esigenza di offrire un aiuto concreto per i lettori con dislessia e nel contempo un font facilitante per tutte le tipologie di lettori.
Il font vanta numerosi riconoscimento per il suo design innovativo e all’avanguardia tra cui quello del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso la Fondazione Valore Italia Esposizione permanente del Made in Italy e del design italiano e il parere positivo dell’AID (Associazione Italiana Dislessia) per le sue specifiche caratteristiche grafiche che sono utili ad agevolare la lettura a chi presenta problematiche di dislessia.
La redazione di Libero Pensiero News ha intervistato il designer di EasyReading Federico Alfonsetti che ha gentilmente risposto ad alcune domande. Di seguito l’intervista completa.
Come è nato EasyReading?
Nasce dalla nostra precedente attività di editori, nella quale ci siamo sempre occupati di alta leggibilità e delle difficoltà di lettura degli ipovedenti. Quando ci è stato proposto di editare un testo sulla dislessia abbiamo iniziato ad indagare sull’argomento. Da qui l’idea di creare un font dedicato a questa specifica difficoltà. Nella fase iniziale del progetto, quella dello studio e dell’approfondimento, ci siamo confrontati con operatori del settore (psicologi, logopedisti, insegnanti) ma anche con i ragazzi dislessici e con le loro famiglie. Il racconto delle difficoltà quotidiane di quest’ultimi ci ha convinti ad accettare la sfida.
A quali soggetti è rivolto?
EasyReading è rivolto a “tutti” i lettori, dislessici inclusi. Ad un certo punto della fase di studio, il progetto, inizialmente mirato ad agevolare la lettura a chi è dislessico si trasforma, imbocca una strada più larga, quella dell’approccio al Design for All (Disegno Universale) per la quale la diversità è concepita non come un problema ma come un “valore” agevolante. Seguiamo le idee sulla comunicazione di Bruno Munari, grande Maestro del design: “La comunicazione visiva comprende tutte le espressioni grafiche: la forma del carattere, i limiti di leggibilità delle parole, tutti i mezzi che facilitano la lettura di un testo. Occorre che l’immagine usata sia leggibile a tutti e per tutti nello stesso modo”. La difficoltà di lettura delle persone dislessiche diventa per noi “un’opportunità” per realizzare un font ad alta leggibilità per tutti. Una scelta inclusiva.
Quali sono i campi di applicazione di EasyReading?
I campi di applicazione sono quindi infiniti. Ormai leggiamo continuamente: per studio, lavoro, informazione, svago e su ogni sorta di supporto: monitor, display, carta, segnaletica stradale…
In cosa consiste? Come funziona? In che modo un certo tipo di font può aiutare una persona dislessica nella comprensione di un testo?
Se il decifrare le lettere è immediato il lettore può investire tutta la sua energia nella comprensione del testo. Il design di EasyReading contrasta due problematiche della difficoltà: lo scambio percettivo tra lettere simili per forma e l’effetto affollamento percettivo. Per contrastare lo scambio percettivo abbiamo creato un disegno differenziato e attribuito “grazie” dedicate (le piccole linee decorative) alle lettere che sono simili l’una all’altra nella forma. Anche le forme rotonde sono variate per aiutare a distinguere le lettere dall’aspetto simile. Il maggiore spazio tra le lettere e tra le parole, che contrasta l’effetto affollamento percettivo, non è automatico ma è legato al design delle lettere, in particolare di quelle con grazie.
EasyReading consente alle persone affette da dislessia di superare le barriere di lettura. Come può favorire l’inclusione sociale?
A livello internazionale EasyReading è l’unico carattere esplicitamente “dedicato” ai lettori dislessici che, sottoposto a ricerca scientifica autonoma e indipendente sul suo grado di leggibilità, ha ottenuto risultati positivi. La ricerca è stata condotta dalla dottoressa Christina Bachmann, psicologo clinico e psicoterapeuta del Centro Risorse Clinica Formazione e Intervento in Psicologia di Prato su un campione ampio e rappresentativo (533 alunni della classe quarta primaria, normolettori e dislessici) attesta che: “I risultati, che appaiono significativi da un punto di vista sia statistico che clinico, ci consentono di affermare che EasyReading può essere considerato un valido strumento compensativo per i lettori con dislessia e un font facilitante per tutte le categorie di lettori”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Dislessia. Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa” (n. 3/2013), Edizioni Centro Studi Erickson, Trento. Agevolare con un’unica soluzione “tutti” i lettori, ognuno con le proprie specificità, mi pare un buon esempio di inclusione sociale.
Sul sito easyreading.it alla pagina “Provalo” si può provare ad utilizzare il font.
Vincenzo Nicoletti