Nel suo discorso il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, andato in onda oggi a mezzogiorno, ha parlato anche del nuovo direttore dell’Inps Tito Boeri, nominato dal Consiglio dei Ministri la vigilia di Natale. Economista e professore alla Bocconi, Boeri dovrà cambiare profondamente l’organismo che è chiamato a dirigere, ha sostenuto il Presidente del Consiglio. Tuttavia, alla domanda se la nomina del nuovo presidente INPS equivalga all’introduzione alla riforma del sistema pensionistico, Renzi ha risposto escludendo l’ipotesi.

Le parole del Presidente Renzi sono le seguenti: “Mettiamo in tutti i settori persone che hanno capacità. La nomina di Tito Boeri va in questa direzione. Le idee della persona che viene a darci una mano non diventano programma di governo”, ha detto il presidente del Consiglio nel tentativo di sgomberare il campo dagli equivoci, soprattutto in merito ad una riforma delle pensioni: “un’idea che tenderei ad escludere. Boeri credo che potrà fare un lavoro molto buono. E’ una professionalità riconosciuta che potrà fare molto bene il presidente dell’Inps. Dovrà cambiare la governance e la mission”.

A queste parole, ha replicato il leader della Lega Nord Salvini che rappresenta attualmente, assieme a Giorgia Meloni, il principale oppositore all’esecutivo Renzi, con queste parole:
“Renzi sta ammazzando il Paese di chiacchiere”, ha detto Matteo Salvini, commentando con Affaritaliani.it la conferenza stampa di fine anno del premier e segretario del Pd. “E’ inutile commentare la marea di cazzate che ha detto oggi. E’ un anno che parla a vanvera, noi invece – ha spiegato Matteo Salvini – stiamo preparando il dopo-Renzi da persone serie”. “Via la legge Fornero sulle pensioni, subito. Il Jobs Act è una cagata”, ha detto Salvini parlando di riforma pensioni e lavoro 2015.
La Presidente di Fratelli d’Italia, invece, ha commentato così su Facebook:

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Invece, dalla maggioranza, arrivano le parole del deputato di Scelta Civica Vitelli che ha commentato così: “Il Jobs act è l’unica grande riforma italiana dopo quelle delle pensioni: facciamola bene applicandola anche al pubblico impiego”. E in merito all’estensione della riforma ai dipendenti statali ha detto: “È un passo obbligato e necessario. Renzi si gioca la credibilità”, ha aggiunto. “Già tredici anni fa, con la riforma Bassanini si stabilì che il rapporto di lavoro del pubblico impiego doveva avere le stesse regole di quello privato”.
Molto simili, secondo indiscrezioni, sono state le parole del Ministro Giannini.

Federico Rossi

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