Piano nazionale di riparto dei richiedenti asilo concordato tra il Ministero dell’Interno e l’Anci. Dal Ministero: “67 comuni dovranno garantire l’accoglienza“.
I sindaci di 67 comuni del salernitano, tutti al di sopra dei duemila abitanti, entro una decina di giorni dovranno rispondere alle sollecitazioni ministeriali per quanto concerne il “Piano nazionale di riparto dei richiedenti asilo”, stipulato dopo l’intesa tra il Ministero dell’Interno e l’Anci (l’associazione che riunisce tutti i Municipi d’Italia).
La situazione è molto delicata, infatti. In caso di dissenso, migranti e richiedenti asilo raggiungeranno comunque i comunui, sulla base delle esigenze emerse negli ultimi giorni.
Il piano permette (anche all’interno delle singole Regioni), «una distribuzione dei migranti più equilibrata e sostenibile tra le diverse realtà locali, grazie alla definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione residente in ogni singolo Comune della provincia», questo quanto emerge dalla circolare inoltrata ai prefetti.
Verte su quattro punti fondamentali:
– La proporzionalità dell’accoglienza dei migranti rispetto alla popolazione residente, pari indicativamente a 3 posti per ogni mille abitanti, con i necessari correttivi per i piccoli Comuni;
– Il coinvolgimento dei prefetti e delle istituzioni locali affinché i territori che accolgono (nell’ambito di progetti Sprar e/o di centri di accoglienza), con presenze corrispondenti o che vadano oltre la citata proporzionalità, siano salvaguardati da ulteriori attribuzioni;
– La previsione di incentivi di natura economica a favore dei Comuni che aderiranno al Piano;
– La volontarietà dell’adesione al Piano da parte delle Amministrazioni locali;
Tutto sommato, considerando la media di tre rifugiati ogni mille abitanti per comune, i conti non sono poi così drastici. Sarà necessario offrire, nella Provincia di Salerno, altri 2350 posti per eventuali richiedenti asilo, oltre a quelli già occupati nei vari centri d’accoglienza.
Nonostante qualche polemica sollevata negli ultimi giorni, ci auguriamo che i 67 comuni manifestino la propria collaborazione, venendo in aiuto a chi, purtroppo, per vivere è costretto a fuggire dalla propria terra.
E considerando che nella classifica dei Paesi che accolgono più rifugiati, nei primi 10 posti non ce n’è neanche uno dell’Ue e che al quinto posto troviamo il Ciad (12,83 milioni di abitanti), ogni tentativo di stampo populista che provi ad issare futili lamentele viene così rispedito al mittente.
Eppure a sentire gran parte dell’opinione pubblica e dei media, sembrerebbe che stessimo subendo un’invasione. Ma, numeri alla mano, è un fenomeno mondiale che solo in piccola parte colpisce l’Europa.
Per questa ragione, i 67 comuni del Salernitano chiamati in causa, dovrebbero dare una risposta positiva e garantire l’adesione al piano.
Seguiremo gli sviluppi della vicenda.
Giuseppe Luisi