Il Ganoderma lucidum, conosciuto anche col nome di Reishi, è fungo parassitario che cresce sulla corteccia degli alberi di quercia e castagno tipico di Cina e Giappone noto per le sue molteplici proprietà benefiche tanto da essere soprannominato ”il fungo dell’immortalità”.
Il micete in questione si caratterizza per alcune peculiarità: le sue dimensioni raggiungono i 15 cm di diametro circa, la sua superficie laccata è di una particolare tonalità di marrone che si avvicina molto al rosso e le striature hanno forme concentriche. Esso non è commestibile, ma una volta essiccato è possibile estrarre una polvere simile alla farina che può essere utilizzata per la preparazione di bevande tra cui infusi, tè, caffè e liquori.
Le virtù del Ganoderma vennero scoperte 4000 anni or sono nell’Antica Cina e ancora oggi il fungo è utilizzato nella medicina tradizionale cinese. I composti a base di Reishi, infatti, avrebbero un effetto antinfiammatorio, antitumorale, antivirale e favorirebbero la regolazione della pressione sanguigna e la riduzione del colesterolo grazie ai principi attivi contenuti al loro interno.
Il Ganoderma ha un complesso sistema di eccipienti tra cui l’acido pantotenico che fornisce supporto al sistema nervoso centrale, l’acido ganoderico e gli acidi oleici che comportano una riduzione dell’istamina curando le più comuni allergie, il germanio organico che porta a un rafforzamento della struttura ossea e proteine, peptidi e polisaccaridi che regolano la pressione sanguigna e il colesterolo.
Come potete vedere il Ganoderma presenta notevoli qualità, ma bisogna fare molta attenzione nell’assunzione altrimenti è possibile avere effetti collaterali. I composti a base del fungo in questione sono da evitare in caso di allergia ai funghi, recente trapianto di organi o scarsa coagulazione perchè potrebbero interferire coi farmaci e in stato di gravidanza perchè potrebbero comportare problemi nella successiva fase di allattamento. Si consiglia, pertanto, di chiedere informazioni a chi fornisce tali prodotti e mai di agire di testa propria.
Vincenzo Nicoletti