”Diritti alla meta, diritti alla felicità”. E’ lo slogan scelto quest’anno per il Mediterranean Gay Pride di Napoli.
In migliaia si sono radunati e sono partiti in marcia da Piazzale Tecchio per raggiungere Bagnoli, più precisamente l’ex Base Nato.
Madrina del Pride, l’attrice Cristina Donadio, attuale protagonista sugli schermi televisivi della serie Gomorra 2. In prima linea, come sempre, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e l’Assessore ai giovani, Alessandra Clemente.
«Oggi non è una mia passerella elettorale». Così risponde il sindaco De Magistris a chi l’accusava di fare campagna elettorale al Pride. «Poteva essere vista come una passerella – prosegue De Magistris – se io per cinque anni non ci fossi stato e mi fossi fatto vedere solamente oggi. Invece noi siamo stati in prima linea dal primo momento quando eravamo i primi e gli altri non ci seguivano. De Magistris con un pugno sinistro alzato aggiunge: «Oggi ci stanno seguendo in tanti, addirittura il Parlamento ha dovuto prendere atto. Noi siamo amministrazione che non fa dei diritti una passerella anzi fa dei diritti una lotta di liberazione. Noi lotteremo – ha aggiunto- sempre per i diritti, una lotta che non si misura con la cifra del consenso. Noi facciamo battaglia per diritti anche se questo ci dovesse far perdere qualche voto. Noi siamo per abbattere il filo spinato».
Il corteo ha poi proseguito il suo percorso a ritmo di musica lungo le vie di Bagnoli. Diversi cori contro Giorgia Meloni, candidata sindaco di Roma e leader di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
Il corteo, prima di entrare nell’ex Base Nato ha voluto ricordare anche la ragazza trans uccisa a Bagnoli poche settimane fa.
Chiare le parole pronunciate dal palco di Bagnoli da Loredana Rossi, fondatrice e presidente dell’Associazione Trans: «Vi raccomando, non date il vostro voto a Valente, mai a Lettieri. Votate De Magistris»
Pasquale De Laurentis
p.delaurentis@liberopensiero.eu