NAPOLI- La mancanza di lavoro giovanile è una delle problematiche principali del nostro tempo: i giovani sono la speranza del futuro e quando questi si ritrovano senza un titolo di studio e opportunità di lavoro, la stessa speranza che dovrebbe aiutarli li fa cadere giù.
I giovani sono gli attori principali del nostro scenario quotidiano, delle continue riforme e movimenti europei. Tra i tanti, spicca in questi giorni quella inerente ai finanziamenti, per i Paesi dell’UE, che hanno un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%. Aiuti in termini d’istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro. Il Piano attuativo italiano prevede che i giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia – cittadini comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti – possano usufruire delle opportunità di orientamento, inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, servizio civile, sostegno all’autoimprenditorialità e formazione mirata all’inserimento lavorativo. Un’iniziativa che risiede nell’impegno di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione pari al 75%, di età compresa tra 20 e 64 anni.
La regione Campania ha investito ben 650 milioni d’euro, interessandosi di creare numerose offerte di lavoro a tempo determinato, il 65% circa, e a tempo indeterminato, 19.8%. Tra le offerte lavorative, della nostra regione il 95% proviene dal settore terziario, il 3,5% dal settore manifatturiero-estrattivo e l’1.0% dalle costruzioni. Un’eccezione viene offerta dal settore agricolo con una prevalenza di offerte di tirocini formativi e di orientamento. Un’occasione fondamentale per i giovani partenopei che potranno acquisire numerose competenze in ogni settore avvalendosi di numerosi strumenti che potranno rilevarsi utili in un qualsiasi ambiente lavorativo. Tra i giovani che hanno scelto la Campania, per attivare Garanzia Giovani, il numero maggiore di adesioni si registra in corrispondenza dei centri per l’impiego partenopei mentre tale fenomeno assume una rilevanza minore nella provincia di Salerno. Ogni ragazzo potrà svolgere sei mesi di tirocinio e avere una retribuzione di 500 euro mensili, le cui spese saranno sostenute dalla Regione.
Un progetto che può rilevarsi importante sia per molti giovani, senza esperienza lavorativa, che per i tanti centri d’impiego che potranno sfruttare questa occasione per rinnovare il proprio metodo lavorativo, e perché no, di assumere giovani imprenditori che altrimenti non avrebbero notato. Ciò che è importante, infatti, è riuscire a coinvolgere il panorama campano in un’ottica del tutto globale permettendo ai propri cittadini di muovere i primi passi in questo mondo. La Garanzia Giovani Campania, inoltre, è un progetto che si inserisce nell’ambito di una più complessiva strategia regionale per l’occupazione, già avviata con il progetto “Campania al Lavoro!”, che proseguirà oltre il 2015. Questa potrebbe essere considerata la risposta europea alla crisi dell’occupazione giovanile si spera, quindi, che anche i giovani campani, e non solo, riescano a dare un grande input ai troppi dati statistici che ci ricordano di quanto l’Italia abbia bisogno di opportunità e voglia d’intraprendenza.
Carmela Davide