Aumenta l’importo delle cifre depositate: lo rivela un’indagine di Confrontaconti.it sul periodo da marzo ad agosto. Sempre più in calo invece l’apertura dei conti correnti.

Continua la scalata del conto  a deposito. Secondo quanto riportato all’interno di una dettagliata analisi effettuata da Confrontaconti.it negli ultimi sei mesi le richieste per aprire un conto corrente a deposito per cifre oltre i 50mila euro sono state il 33,6% del totale, evidenziando una notevole crescita rispetto ai dati emersi dalle precedente rilevazione che avevano comunque fatto registrare un considerevole 30,7% sul totale.  Un andamento che, a quanto pare, sembra essere fortemente influenzato dal rendimenti, sempre più sotto zero, di tanti titoli di Stato a partire dai BTP con scadenza inferiore a 3 anni. 

La crisi dei conti correnti

Non passa di certo inosservato all’interno dell’indagine diffusa dall’osservatorio di ConfrontaConti.it il dato relativo all’andamento dei conti correnti che hanno fatto registrare un brusco calo di aperture. Una crisi ha investito l’intero settore e che sembra non riuscire ad arrestarsi. I motivi? Diversi. A partire dagli interessi sulle somme depositate, garanzia che ormai nessuna banca sembra più riuscire a offrire ai risparmiatori italiani, spaventati inoltre anche dal fantasma chiamato bail-in, ovvero la “cauzione interna” che, in riferimento al salvataggio di una banca, si basa sul concetto che a pagare debbano essere gli azionisti dell’istituto in questione, evitando dunque, la necessità di ricorrere ad aiuti provenienti da altre società o dello Stato. Un calo che secondo le ricerche di ConfrontaConti.it è individuabile negli 11.251 euro di importo medio, una cifra nettamente inferiore rispetto ai 13,565 euro precedenti.

Perchè scegliere un conto a deposito

Procede, dunque, la scalata dei conto deposito che occupa una fetta grande quasi le metà del totale come quello offerto da Conto Facto di Banca Farmafactoring. Una grande porzione del mercato che vede tanti risparmiatori di età media superiore ai 55 anni, abituati nel passato a investire i loro risparmi in Btp, e che rappresentano al momento anche quelli con maggior liquidità economica. Andando ad approfondire l’indagine svolta da ConfrontaConti.it, risulta che circa il 78% dei consumatori ha preferito un deposito di tipo vincolato, più redditizio e vantaggioso, lasciando solo al restante 22% la scelta dei conti non vincolati . Riguardo la durata, invece, il 43,9% delle aperture dei conti a deposito sono state registrate con investimenti che vanno da un arco di tempo compreso tra i sette mesi e un anno.

Il successo del conto a deposito online

Massima flessibilità, totale possibilità di personalizzazione, zero spese su apertura, bancomat e carte di credito. Sono questi i punti di forza sostanziali che generano il successo dell’apertura dei conti a deposito sull’online, una strada imboccata da sempre più risparmiatori italiani che hanno meno esigenza di rivolgersi nelle varie filiali per le proprie operazioni bancarie. Le percentuali di clienti si affidano solo al banking online si attesa su una percentuale del 51,1%. Il 41,2% invece gestisce i proprio risparmi esclusivamente sull’online, mentre il restante 7,8% è ormai rimasto fedele alle gestione in filiale dei proprio conti andando contro corrente all’ascesa dei conti online.

I vantaggi dell’online per le banche

Stando ad un’analisi effettuata dalla Banca d’Italia relativa al 2015 la spesa media per la gestione di un conto corrente tradizionale si attesa sulla cifra di 82,20 euro all’anno, dato in aumento rispetto agi scorsi anni seppur non sostanzioso (solo un +0,3% ). La scelta di lasciar gestire in maniera autonoma al cliente le proprie operazioni bancarie grazie all’online consente alle banche inoltre di risparmiare in maniera sostanziale sui costi con un calo della spesa per le filiali fisiche.  Chi fa utilizzo maggiormente dei canali online delle banche sono soprattutto persone che rientrano nella fascia tra i 26 e i 40 anni. Segue poi la fascia 41-55 che precede quella 18-25. La maggior parte dei conti a deposito, inoltre, risulta essere diffusa soprattutto al Nord con percentuale del 71,2%. 

Anna Capuano

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