Tra le tante notizie che nell’ultimo mese hanno sbalordito il mondo del calcio una delle più clamorose, se non la più clamorosa, è proprio questa: Carlo Ancelotti esonerato dal Bayern Monaco. L’ex allenatore di Real e Milan sarà sostituito, almeno momentaneamente, dal suo vice Willy Sagnol, ex difensore della squadra tedesca, vice-campione del mondo con la Francia di Domenech nel 2006. Per Carletto tante nuove prospettive, tra cui Canada, Cina e qualche incarico da CT, anche se qualcuno lo vedrebbe al Milan, al posto di un Montella non più amatissimo dalla piazza.

L’ESONERO – Un rapporto che non è mai decollato, quello tra la piazza tedesca e Ancelotti. Divisi da idee di calcio completamente diverse. Qualche malumore era cominciato già quest’estate. I risultati deludenti del Bayern, campione in carica di Germania, in un precampionato fatto di tournèe cinese e Audi Cup, avevano fatto sorgere qualche critica, poi rientrata in seguito alla vittoria sul Borussia Dortumund nella supercoppa tedesca. Solo un sedativo, però.  Il terzo posto attuale dei bavaresi e, soprattutto, il 3-0 rimediato per mano del PSG di Neymar hanno scaldato ulteriormente gli animi, creando una frattura insanabile tra il mondo Bayern e Carletto. Il 28 Ottobre, giorno successivo al match tra parigini e bavaresi, sul sito e sui profili social del club è stato pubblicato il comunicato di Rumenigge, con cui si ufficializzava l’esonero del tecnico italiano.

Oggetto di critica da parte della piazza sono state le sue scelte tecniche, specialmente la sua scarsa considerazione di giocatori come Robben, Boateng, Ribery, Müller, protagonisti del triplete del 2013, oltre al poco utilizzo di investimenti importanti come Hummels, arrivato nella passata stagione e costato ben 35 milioni.  A conferma di questa indiscrezione sono state chiare e rumorose le parole di Hoenes, presidente della società bavarese: «Nell’ultimo periodo si è messo contro 5 giocatori importanti della rosa contro di sé. Non puoi avere i calciatori più importanti contro di te . Un proverbio dice: “il nemico più pericoloso è nel tuo letto”». 

FUTURO: CINA, CANADA O… MILAN? – L’esonero di Carletto ha generato non poco scompiglio nel mondo del calcio. Su di lui si sarebbero fiondate subito, stando a quanto riportato da alcuni media, squadre cinesi come il Guangzhou Evergrande, pronto ad un offerta faraonica pur di affidare ad Ancelotti il fulcro di un progetto tecnico da anni in ascesa. La squadra, allenata attualmente da Scolari, è prima in classifica in campionato. La posizione dell’attuale allenatore, però, sembrerebbe in bilico, specialemente dopo l’eliminazione dalla Champions League asiatica. Non solo il Guangzhou. Ancelotti sarebbe, infatti, l’oggetto del desiderio del Tianjin Quanjian, allenata da Fabio Cannavaro. Altre voci lo vedrebbero addirittura seduto su una panchina in Canada.

La notizia del suo esonero in Italia e Spagna è stata appresa con grande sorpresa e senza poche perplessità da parte dell’opinione pubblica. Ancelotti è infatti considerato come uno dei più grandi allenatori non solo del mondo, ma della storia di questo sport. In Italia tutti ricordano i suoi successi con il Milan. Già quel Milan a cui Ancelotti è legato fin da giocatore e che adesso anche lui non sta vivendo uno dei momenti più belli della sua storia. Le critiche sulla squadra di Montella, dopo le sconfitte con Lazio e Sampdoria, sono piovute in maniera copiosa e il richiamo del ds Fassone, nel post partita di Genova, suona come un grande avvertimento al tecnico partenopeo, che tuttavia al momento non appare in bilico. I tifosi dal canto loro sognano un clamoroso ritorno e non per ostilità verso Montella, beniamino del pubblico nella passata stagione, quanto per la grande e frettolosa voglia di ritornare ai fasti di un tempo. Per la voglia di ritornare a giocare e a vincere quella competizione, la coppa dalle grandi orecchie, che nella Milano rossonera manca da dieci anni. L’ultimo a vincerla fu proprio il Milan di Carlo, trascinato da un Kakà da pallone d’oro.

Ancelotti con il Milan ha conquistato due volte la Champions League, nel 2003 e nel 2007

UN ALLENATORE DA NAZIONALE – C’è chi, inoltre, lo vedrebbe bene come commissario tecnico di una nazionale. Oltre alle componenti tecniche, che rendono Ancelotti uno dei più grandi di sempre, ci sono infatti i fattori “extracalcistici”. Il suo incredibile carisma che lo ha fatto apprezzare ed amare da giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo. Inoltre, è uno di quegli allenatori vecchio stampo in grado di elevare le prestazioni della squadra non solo in base al gioco, ma anche in base al gruppo, elemento imprescindibile per il raggiungimento di qualsiasi trofeo nel mondo del calcio. Basti vedere come gran parte di quel suo incredibile equipo a Madrid, vincitore della “decima” ed ora gestito da Zidane, continui ad essere vincente.

PER ORA GERUSALEMME – Per ora Carlo ha deciso di concedersi una pausa… “lavorando” in perfetto stile “Ancelotti”.  Il tecnico italiano, infatti, allenerà  alcuni bambini di diverse religioni per un match di beneficenza in programma lunedì allo stadio Jerusalem sports playground, organizzato dall’associazione “Assist for peace”. Un modo per trasmettere i messaggi migliori che il calcio e lo sport possano inviare alle nuove generazioni ovvero i valori della pace, della speranza e, soprattutto, del rispetto. Valori che il Carletto nazionale ha sempre dimostrato sul campo, sia da calciatore che da allenatore, e che lo rendono a prescindere dai risultati uno dei più grandi di sempre.

Fonte immagini in evidenza: Sports Illustratedgoal.com

Giovanni Ruoppo

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