Torre Annunziata ― È di qualche ora la notizia di un blitz dei carabinieri avvenuto a Torre Annunziata per traffico e spaccio di droga. In un’abitazione del vesuviano è stato ritrovato un “libro mastro” in cui venivano riportati i quantitativi di stupefacenti spacciati nella zona vesuviana, soprattutto del tipo skunk ed amnesia, la micidiale marijuana imbevuta nei residui di eroina. Sarebbe stato questo a far scattare il blitz. Dopo aver ritrovato e sequestrato la droga, i carabinieri hanno arrestato nove persone, che oltre all’accusa di spaccio dovranno rispondere anche alle accuse di estorsione ed usura. Tra gli arrestati c’è, inoltre, il cugino del capo del clan camorristico Gallo-Pisielli di Torre Annunziata. La droga, probabilmente, partiva dall’Olanda per poi spacciarla a Torre e nei comuni limitrofi. Il sistema operativo di Torre Annunziata da tempo porta avanti l’indagine, denominata “Operazione Santa Priscilla” e che già in precedenza aveva portato il sistema operativo di Torre a sgominare ben venti estorsori e spacciatori. Per loro il gip di Napoli emise delle ordinanze di custodia cautelare, ma due persone sfuggirono alla cattura. Tra questi Salvatore Paduano, capo della cosca dei Gionta, potente famiglia camorristica di Torre. Tra gli arrestati, invece, Toni Marciano, la cui cattura fece notizia perché soprattutto noto come cantante neomelodico. Il primo filone di inchiesta nel luglio del 2010 aveva portato in carcere altri esponenti del clan torrese. Da allora le indagini sono proseguite, attraverso sequestri, intercettazioni telefoniche ed ambientali, rivelazioni di pentiti permettendo ai carabinieri di arrestare nuovi affiliati del clan di Torre Annunziata. Non trapelano ulteriori notizie. Lo spaccio di droga nel napoletano è un business che vale milioni di euro e proprio da Napoli partono migliaia di container per la distribuzione di droga in Italia e all’estero, ed altrettanti ne giungono dal Sud America e dall’Olanda. La questione è delicata e di mezzo ci sono i diversi clan, ognuno con la sua zona di controllo. Per questo motivo le autorità preferiscono continuare con le indagini in tranquillità, rilasciando poche ma chiare dichiarazioni.
Agnese Cavallo