Home Cultura Arte Votum: a Pozzuoli il corpo umano tra arte, scienza e scaramanzia

Votum: a Pozzuoli il corpo umano tra arte, scienza e scaramanzia

Il 29 ottobre alle ore 18.00, presso l’Atelier Controsegno di Pozzuoli, è stato inaugurato Votum dell’O-ring Art Studio.

La mostra degli artisti Michela Alfè e Mauro Caccavale, a cura di Veronica Longo, si ispira al Votum, “l’offerta agli dei”. Il materiale strumentale, risonanze magnetiche, Tac, radiografie, ecografie e affini, raffiguranti dorsi, braccia, crani, denti, denti, gambe viene ad essere offerto da conoscenti degli artisti. È un lavoro altamente ricercato, in cui immagini trasparenti ed eteree vengono appositamente rielaborate ed adattate ai corpi in loro possesso, ossia figura di terracotta o manichini impagliati procurati a San Gregorio Armeno.
La prima esposizione che rientra nel tema del Votum si è avuta nel 2014 con la partecipazione alla X edizione di Paratissima.

La scelta del tema, il Votum, è espressione dell’animo bivalente della popolazione partenopea, da un lato amore per l’arte e la scienza e fede per la natura umana, dall’altro il culto della morte e credenze scaramantiche e superstiziose.
È evidente come si respira a pieno una parte del volto della tradizione napoletana, così come è possibile riconoscerlo anche nelle strabilianti Macchine Anatomiche di Raimondo di Sangro contenute nel Museo Cappella di San Severo, che mostrano gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema artero-venoso quasi interamente integro o anche l’ossario custodito nel Cimitero delle Fontanelle, noto per il rito delle “anime pezzentelle” che prevedeva l’adozione di un cranio, a cui corrispondeva un’anima abbandonata per ricevere una grazia di qualsiasi tipo.

La composizione delle opere richiede non solo un animo artistico e creativo, ma anche una conoscenza precisa del corpo umano. Un lavoro sofisticato, in cui ogni “pezzo”, di modeste dimensioni, è immortalato con la macrofotografia, secondo luci e posizioni accuratamente progettati sulla base dei raggi X e delle ecografie a loro disposizione. Così le piccole terracotte nella foto in bianco e nero assumono le sembianze di statue di marmo o riproduzioni in gesso di età classica, sospese su uno sfondo asettico di grande pulizia e nitore, affinché nulla possa turbarne la visione.

Altro elemento che concorre a rendere suggestiva la mostra è sicuramente l’allestimento scelto dall’ O-ring Art Studio: ogni fotografia digitale stampata su carta Hahnemuhle photo rag matt è montata su pannelli di legno intelaiati, come se la stoffa fosse il sudario e la traccia ultima di un corpo pulsante. Per rendere tutto ancora più scenico sono esposti una serie di schizzi, i pezzi originali di terracotta, i manichini da cui sono stati tratti i lavori, un lightbox con lastre a raggi X, in modo tale che il pubblico possa anche entrare nell’intero procedimento creativo dall’idea fino alla realizzazione finale.
Si tratta, quindi, di un lavoro a forte impatto non solo estetico, ma anche pedagogico, “Eliminata la doxa, ossia l’apparenza (rappresentata esteriormente dal corpo)– ricorda Caccavale l’uomo si rivela nella sua vera essenza (l’interno non visibile a occhio nudo, ma fulgido come un’aura), unica, perfetta e immutabile, perché l’anima non ha confini e pur nel giorno del suo epilogo, essa continuerà a esistere attraverso il ricordo di chi l’ha amata”.

A concludere la serata inaugurale vi è stato una video-proiezione in HD a cura di Lux in Fabula, “Simulacri e Simulazioni”, con montaggio e postproduzione video ad opera di Michele Albano, per uno sguardo ravvicinato sulle sculture custodite nel Museo Archeologico di Napoli e sulle Sette opere della Misericordia di Caravaggio.

La mostra è aperta dal 29 ottobre al 13 novembre, in Via Napoli 201 (La Pietra), Pozzuoli (Lungomare Bagnoli, Cumana Dazio).
Orari di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-14.00 e 16.00-20.00; domenica 16.00-19.30. Chiuso il lunedì e festivi. INGRESSO LIBERO.

Maria Luisa Allocca

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