ACERRA – ”Avevano provato a scassinare le serrature delle aule per entrare già ad inizio settimana, senza tuttavia riuscirci”. Questo il commento di una studentessa dell’Istituto superiore De Liguori di Acerra, derubato nella notte tra venerdi e sabato scorso.
Secondo il racconto si tratterebbe di un vero e proprio colpo studiato nei minimi dettagli, dove i malviventi hanno appreso la strada per entrare accedendo dall’auditorium: ‘Ci hanno portati via 20 computer rompendo tutte le porte delle classi ”- prosegue la studentessa, ”Siamo colpiti per il senso di apparteneza che ci lega alla scuola, veniamo privati di strumenti necessari per il nostro progresso” – conclude.
Sull’argomento prende la parola anche Alessandro Fatigati del Cantiere della Sinistra Acerra:”Il furto subito segna l’ennesima ferita al cuore di una periferia già martoriata. Rubare materiale scolastico è un atto di vigliaccheria non solo per il valore intrinseco del gesto, ma anche per la metafora sottesa che parla di un diritto negato nella maniera più meschina. E forse anche qui è implicita una guerra fra poveri, il seppellimento tossico che finge non esista futuro, negando futuro ai figli della propria terra.
Un atto incommentabile, che ha l’unico merito involontario di riportare alla mente le ragioni per le quali nelle mobilitazioni studentesche degli ultimi anni abbiamo chiesto che proprio lo Stato non si rendesse colpevole dell’attacco spietato alla scuola e all’università pubblica di cui siamo invece stati vittime: miliardi di tagli lineari, la dignità dell’insegnamento violata, il sapere ridotto a merce. Singolare e atroce che in tempi di crisi, tanto i governi dell’austerity quanto la criminalità scelgano di attaccare i beni comuni nel loro punto più fragile, prezioso e genuino – conclude Fatigati.
Pasquale De Laurentis