Herculaneum 360 è l’emblematica espressione utilizzata per indicare la recente installazione presentata lo scorso mercoledì 30 marzo 2016 al Museo Archeologico Virtuale (MAV) di Ercolano. La nuova proposta consiste in un affascinante tuffo nella storia, mediante la proiezione di un cortometraggio, in grado di condurre gli spettatori in un epoca lontana, andando a ritroso nel tempo, sino ad arrivare ad oltre 2000 anni fa.
Il fascino della sperimentazione di un’immersione tuot court in un mondo a noi tanto distante, è stato quello che ha accompagnato i visitatori nella nuova sala di proiezione del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano (MAV). L’inaugurazione relativa al progetto Herculaneum 360 si è verificata in modo tale da convergere con la giornata conclusiva de “II Festival della Memoria”, tenutosi, appunto, il 30 marzo.
Le strade, gli edifici e i suggestivi scenari dell’antica cittadina sono stati offerti al pubblico dietro la preziosa guida dell’archeologo svizzero, Karl Jacob Weber, il quale, muovendosi tra botteghe e cardi, ha presentato gli scenari del passato, con un effetto vivo e partecipativo che ha coinvolto il pubblico in maniera del tutto singolare. Veri e propri personaggi storici, vissuti a ridosso del 79 a.C, hanno costituito parte integrante del filmato, raccontando la propria storia, tesa ad illustrare in modo ancor più esaustivo il contesto storico presentato.
Herculaneum 360, tecnologie di ultima generazione per narrare l’archeologia.
La suggestiva proiezione, protagonista di Herculaneum 360, si è verificata all’interno di una sala – auditorium di recente allestimento, che consente di mettere in atto una visione totalmente ‘immersiva’, a 360 gradi, usufruendo delle funzionalità di uno schermo alto 3 metri, in una superficie complessiva di ben 25 metri e immagini ULTRA HD ad altissima definizione. A tale scopo, sono state installate ben 12 telecamere di ultima generazione, utilizzate in modo simultaneo.
Lo studio, la scrupolosa e costante ricerca, l’utilizzo delle più moderne tecnologie hanno reso possibile la narrazione dell’ antico mondo, attraverso l’esperienza multi-sensoriale del pubblico. Il cortometraggio reca la firma di Zeranta Edutainment, una società altamente specializzata edutainment, ossia education & entertainment. La grande novità consiste nella modalità di proiezione, che risulta realizzata, utilizzando le parole del regista, con una visione ‘totalmente immersiva’, ed immagini visualizzate su uno schermo circolare attraverso sei proiettori NEC, modello PA621U, ad elevatissima definizione.
È questa la nuova sfida lanciata dal Museo Archeologico Virtuale (MAV) di Ercolano, che si presenta in maniera costante, benché sotto vesti continuamente nuove, come uno dei maggiori punti di forza dell’offerta museale campana.
Giovanna De Vita