A Maddaloni l’11 giugno i cittadini saranno chiamati a votare per le elezioni amministrative. Noi di Libero Pensiero News abbiamo intervistato il candidato sindaco del Partito Democratico Peppe Razzano.
Lei ha dichiarato di aver intrapreso la strada della politica “con la convinzione che ogni cittadino deve dare il proprio contributo alla vita della propria città mettendo a disposizione della comunità, competenze, passione e coraggio.” Come è nata questa passione e la sua candidatura a sindaco?
La passione per la politica nata sin dai tempi dell’Università, l’amore per la mia città, l’appartenenza convinta al Partito democratico di cui sono stato fondatore in provincia di Caserta, avendo fatto parte dell’assemblea costituente, mi hanno spinto ad accettare una sfida tanto difficile quanto entusiasmante quale quella delle comunali a Maddaloni. La legittimazione dei cittadini arrivata con il successo alle primarie ha consolidato in me la convinzione di dovermi mettere in gioco per la mia città. Mi candido in un momento particolare, per la storia della città. Oggi Maddaloni ha la necessità di recuperare, innanzitutto credibilità, uscendo da quella condizione di isolamento in cui è piombata in questi anni. C’è bisogno di ridiscutere il rapporto innanzitutto con la città capoluogo anche in considerazione della nascita del policlinico che, solo sulla carta, si trova a Caserta. C’è, poi, la necessità di rimodulare il rapporto con la Regione Campania che deve tornare ad essere amica di Maddaloni.
Ha dichiarato: “Corro da sindaco per modernizzare e affermare un nuovo modello di città.” Nello specifico cosa intenderebbe realizzare a Maddaloni?
Ho realizzato un programma complesso e articolato perché ritengo che sia necessario mettere un punto e a capo in tutti gli ambiti della città di Maddaloni. “Punto e a capo” non è solo uno slogan elettorale, ma la voglia di riattivare tutte le grandi potenzialità che ha questa città. Maddaloni è un bacino culturale straordinario che abbiamo il dovere di alimentare. Da qui il mio sogno di realizzare un teatro comunale sfruttando le risorse che la Comunità Europea mette a disposizione. So che si tratta di un progetto ambizioso e non penso di realizzarlo in tempi brevi. Spero di poterlo consegnare alla città prima della fine del mio mandato. Detto questo, mi piacerebbe portare il teatro in città sin da subito e mi sto già attivando per realizzare degli spettacoli all’aperto in Piazza della Pace già per la fine della prossima estate. Piazza della Pace deve diventare il simbolo della rinascita culturale di Maddaloni. E’ per questo che ho in mente di realizzare lì il progetto palco libero. Il Comune mette a disposizione gratuitamente per gli artisti locali un palco dove potersi esibire. Questo significa creare un momento di aggregazione per Maddaloni e, nel contempo, regalare una vetrina ai tanti nostri artisti che troppo spesso devono reprimere le loro qualità perché non hanno un luogo dove poterle mettere in mostra. A fare da cornice al palco libero ci deve essere lo street food. Il Comune realizzerà una sorta di chioschetti per la preparazione e la vendita del cibo da strada e, poi, li affiderà in gestione attraverso un bando. Con questi accorgimenti Piazza della Pace diventerà una piazza di dimensione europea. Non mi sentirete parlare mai della necessità di asfaltare una buca o di accendere un lampione, non perché non lo ritenga importante o perché pensi che questi non siano dei problemi. Al contrario.
Razzano continua riguardo il “nuovo” modello di città:
Ho sempre detto che la grande sfida è quella di fare in modo che Maddaloni diventi una città normale. Tutte queste questioni saranno affrontate quotidianamente dalla mia squadra di governo. Ma non si può pensare che sia sufficiente tappare qualche buco per dire che a Maddaloni qualcosa è cambiato. Per aprire una nuova stagione è necessario mettere in campo una visione nuova della città, ambiziosa che immagini di sfruttare tutte le risorse che pubblico e privato possono dare per fare in modo che si metta davvero un punto e a capo. E’ per questo che crediamo molto in un rapporto nuovo con la Regione Campania e con l’Europa. E’ da lì che arrivano i soldini necessari per volare alto, per creare occasioni per la città e opportunità di lavoro per i suoi giovani. La mia generazione è stata la prima a doversi porre il problema se lasciare la propria città o restare pur sapendo di andare incontro a tanti inconvenienti e difficoltà. Io ho deciso di restare. Mi piacerebbe che tanti ragazzi più giovani di me possano fare lo stesso avendo l’opportunità di realizzare anche a Maddaloni quello che è possibile fuori. In questo ragionamento, è indispensabile potenziare servizi e infrastrutture: solo un Puc a zero case ce lo può permettere.
Quale tra i punti del suo programma elettorale vorrebbe che venisse realizzato subito?
Non c’è un punto del programma a cui tengo di più. Sarò soddisfatto solo quando riusciremo a restituire a Maddaloni la dignità di città che ha sempre avuto.
Simona Pietropaolo