Attimi di terrore per i malcapitati a piazza Bellini, nelle prime ore di venerdì 28 agosto. Centro indiscusso della movida napoletana, punto di incontro dei giovani e dei più adulti grazie alla presenza di vari caffè letterari, biblioteca universitaria e ampi spazi all’aperto, è stato preso di mira da due giovani a bordo di una Triumph rossa con in mano una pistola argentata. Sembra però che i racconti dei testimoni divergano.

C’è chi sostiene che ci siano stati degli spari che hanno avuto come conseguenza il panico generale, un fuggi fuggi che ha visto i napoletani spopolare piazza Bellini per cercar un luogo sicuro. Altri invece sostengono che non c’è mai stato nessuno sparo e che l’arma sia solo stata puntata verso l’alto (tant’è che le forze dell’ordine non hanno ritrovato nessun bossolo).

“Alcuni si sono gettati a terra terrorizzati. Un paio di ragazze si sono fatte male e hanno cominciato a piangere. Nella ressa sono caduti diversi scooter parcheggiati. La piazza in quel momento era piena” sostiene il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli e (attenendosi ad alcuni testimoni) afferma inoltre che i colpevoli potrebbero essere dei trentenni col volto coperto da un casco e che abbiano agito verso le 23.30 di giovedì. “Poco dopo sono arrivati i falchi, la polizia e anche la finanza” continua, “ siamo al far west. Ci domandiamo come mai piazza Bellini non era presidiata visto che da tempo è uno dei luoghi più frequentati dai cittadini”.

La moto è stata intercettata dalla polizia in via Cesare Rosaroll (zona in cui 24 ore prima era avvenuta un’altra sparatoria) ma è riuscita a far perdere le sue tracce dopo alcuni avvistamenti a piazzetta Nilo e nei vicoli dei Decumani, fino a Forcella. Durante la fuga sono state perse una 357 Magnum con sei colpi e Berretta calibro nove. Il movente è ancora da scoprire.

È sia possibile che si tratti di una “lotta di territorio” tra ragazzi della zona, un avvertimento per qualcuno e quindi una sorta di minaccia o, probabilmente, nuovi conflitti tra gang camorriste.

Le indagini sono seguite dal il commissariato Vicaria che non esclude ancora l’importanza che la presenza di numerosissimi pusher nella zone può significare. Si tratta di persone che hanno numerosissimi contatti e che hanno ormai un loro business tanto fervido da esser conosciuti quasi in tutto il napoletano.

Alessia Sicuro

Alessia Sicuro
Classe '95, ha conseguito una laurea magistrale in filologia moderna presso l'Università di Napoli Federico II. Dal 2022 è una docente di lettere e con costanza cerca di trasmettere ai suoi alunni l'amore per la conoscenza e la bellezza che solo un animo curioso può riuscire a carpire. Contestualmente, la scrittura si rivela una costante che riesce a far tenere insieme tutti i pezzi di una vita in formazione.

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