Bentornati al nostro appuntamento sull’omaggio al Napoli, con il nostro articolo per i suoi 90 anni. 90 anni di calcio a Napoli torna, quindi, parlandovi del decennio 1957-67.

La volta scorsa eravamo rimasti al campionato che fu vinto dal Milan ed in cui il Napoli ebbe un inizio travolgente. Nelle prime partite, infatti, si mantenne alle primissime posizioni battendo anche il Milan in trasferta con un sonoro risultato: Milan-Napoli 3-5, il 7 ottobre del 1956. Purtroppo, come abbiamo già scritto la volta scorsa, a fine stagione il Napoli perse parecchie posizioni arrivando al 10° posto sotto la guida dell’allenatore Amadei. Quell’anno vi è da ricordare una splendida vittoria: Napoli-Palermo 4-1, con tutte e quattro le reti messe a segno dal grande Vinicio.

Nel decennio in questione – tra alti e bassi – possiamo ricordare alcune stagioni in particolare. Vediamole in dettaglio.

Stagione ’57-’58, il Napoli disputa uno splendido campionato con i due grandi protagonisti: Vinicio, che andò a segno 21 volte, e Pesaola, che realizzò 9 reti trasformando tre rigori. In quel campionato, dopo sei giornate il Napoli restò imbattuto e staccato solo di un punto dalla Juventus capolista. I primi sei risultati furono, appunto:

Napoli-Genoa 4-0
Milan-Napoli 2-2
Napoli-Torino 3-0
Atalanta-Napoli 2-4
Napoli-Verona 6-0
Napoli-Padova 4-0

Questa striscia positiva si interruppe con le prime sconfitte con Lazio (a Roma, dove si arrivò ad un record di presenze sugli spalti: circa 91.000 spettatori) e Fiorentina. Il 24 Novembre 1957 a Torino si gioca l’attesissimo incontro Juventus-Napoli. Per il Napoli fu un tripudio: 3-1 in favore dei partenopei, che andarono a segno con Vinicio, Novelli e Di Giacomo. Il Napoli quell’anno era davvero forte, ma troppo discontinuo: dopo aver ottenuto diversi successi di fila, riusciva a cadere anche clamorosamente in maniera inaspettata, come ad esempio nelle partite tra marzo ed aprile ’58 dove a seguito di 5 risultati utili consecutivi, riuscì a battere anche nuovamente la Juventus in un Napoli-Juventus 4-3 arbitrato dal memorabile Concetto Lo Bello nel gremitissimo stadio vomerese. Le successive sconfitte a fine campionato con Udinese, Sampdoria e L.R. Vicenza portarono il Napoli al 4° posto.

Nelle stagioni ’60-’61, ’62-’63 vi furono le altre cocenti retrocessioni in serie B, altra macchia nei 90 anni di calcio a Napoli.

Stagione ’65-’66: il Napoli risalì in serie A e, nel frattempo, nell’anno precedente iniziarono a giocare due pilastri storici, Iuliano e Canè.

Antonio Iuliano Fonte: Wikipedia
Antonio Iuliano
Fonte: Wikipedia

Quell’anno furono centrati due colpi di mercato che infiammarono i tifosi. Furono portati all’ombra del Vesuvio Josè Altafini ed Omar Sivori. Il primo in rottura con il direttore generale del Milan ed il secondo in rotta con il tecnico juventino Heriberto Herrera. L’allora presidente Fiore era disposto a tutto pur di formare una squadra che potesse lottare per i vertici. Le cifre degli acquisti dei due fuoriclasse: Altafini 300.000.000 di Lire, Sivori 90.000.000 di Lire.

Canè, Altafini e Sivori Fonte: Wikipedia
Canè, Altafini e Sivori
Fonte: Wikipedia

Anche quella stagione si potè sognare, ma per la solita improvvisa paura di primato, il Napoli non riuscì ad ottenere la conquista del suo primo scudetto con la direzione tecnica di Bruno Pesaola. La posizione finale fu il terzo posto a soli 5 punti dall’Internazionale, che divenne Campione d’Italia. Le partite da ricordare in quella stagione furono Napoli-Juventus 1-0, con rete di Altafini, e la splendida vittoria sulla capolista Internazionale per 3-1 con una doppietta di Altafini e rete di Iuliano.

Anche per questa volta è tutto. Alla prossima.

Salvatore Annona