Sounds Right difende la Natura
Fonte: Wikimedia Commons

La Natura è un’artista, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo. La sua musica si nasconde tra le pieghe dei fenomeni di cui ci fa dono, negli anfratti del suo manifestarsi, nei luoghi impervi e in quelli più vicini, difficilmente accessibili se non si è disposti a mettersi in ascolto. Eppure noi esseri umani sembriamo essere sempre meno riconoscenti nei suoi confronti, addirittura la nostra presenza sulla Terra è nociva per la Natura, la cui musica è offuscata dal frastuono cigolante del paesaggio sonoro urbano e dal ritmo stridente, metallico, dei macchinari industriali. Cosa accadrebbe se iniziassimo a rivendicare per la Natura ciò che le spetta di diritto, se iniziassimo a trattarla come ogni artista che si rispetti? Questa è la domanda alla quale il progetto Sounds Right ha provato a dare una risposta. 

Organizzata dal Museum for the United Nations delle Nazioni Unite, l’iniziativa mira alla sensibilizzazione sui temi dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente attraverso il più universale dei linguaggi, la musica. La Natura viene riconosciuta come artista e in quanto tale la sua musica viene registrata dalle etichette VozTerra e Biophonica, con tanto di spunta blu e collaborazioni con lə più grandi artistə del nostro tempo: David Bowie e Brian Eno, i London Grammar, Ellie Goulding e Tom Walker sono solo alcuni dei grandi nomi della musica internazionale che hanno deciso di registrare un brano in collaborazione con la Natura. Infatti, all’interno di alcuni dei loro pezzi è possibile ascoltare una traccia appartenente alla playlist creata ad hoc per l’occasione dalle due associazioni, contenente le registrazioni dei suoni del mondo naturale. Come ogni featuring che si rispetti, i guadagni vengono divisi proporzionalmente tra gli artisti, permettendo così alla Natura di vedere riconosciuto il suo ruolo nel panorama musicale di tutti i tempi. 

Il denaro guadagnato dalla riproduzione delle tracce e dalla vendita dei CD verrà donato per la gran parte all’associazione EarthPercent, un ente di beneficenza con sede in Inghilterra, nel Galles e negli Stati Uniti. Le royalties della Natura saranno utilizzate per finanziare progetti di ripristino e conservazione delle risorse naturali del pianeta, specialmente quelle più a rischio, sotto la guida del Sounds Right Expert Advisory Panel. Quest’ultimo è un gruppo costituito da biologi e biologhe di fama internazionale, ma anche da attivisti e attiviste impegnate nella salvaguardia del pianeta Terra e da rappresentanti dei popoli incontattati del mondo. 

Il progetto Sounds Right ci invita dunque a riconsiderare le nostre modalità di conoscenza del mondo naturale. Come sostiene Antonello Ricci, docente di Antropologia del Suono presso l’Università La Sapienza di Roma, nel suo libro Il secondo senso, la conoscenza in Occidente si fonda su paradigmi visualisti: non conosciamo altro modo di entrare in contatto con ciò che ci circonda se non quello dell’utilizzo dell’occhio e della vista, relegando così l’ascolto a un ruolo marginale, secondario. Eppure la Natura con i suoi suoni e la sua musica costituisce un richiamo, una sfida lanciata a noi che siamo il suo prodotto più complesso. Da tanto tempo la Terra manifesta segni di disagio e ci chiede di prestare attenzione alle sue richieste di aiuto, lanciando grida disarmoniche, dissonanti

Che sia arrivato il momento di porgere l’orecchio alla sua sinfonia? Noi esseri umani sicuramente siamo parte della sua grande orchestra. Sta a noi dunque la scelta, ineluttabile, tra rumore e musica.

Giulia Imbimbo

Giulia Imbimbo
Nata a Napoli a ridosso del nuovo millennio, sono una studentessa di Lettere Moderne, divoratrice di album e libri. Credo nella capacità della cultura umanistica e dell'espressione artistica di rifondare i valori della società contemporanea.

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