Nato in virtù delle elezioni comunali che si terranno a Salerno tra il 30 ed il 31 maggio 2016, il progetto #noncandidati nel suo piccolo, sta facendo qualcosa di grande: dopo che le numerose richieste della popolazione studentesca sono state messe da parte, un gruppo di ragazzi (Mario Novelli, Matteo Zagaria, Mauro Melone, Luca di Giuseppe e Luca Biondo sono solo alcuni dei tantissimi esponenti di questo progetto), ha iniziato a farsi sentire per portare in alto delle iniziative che partono dal basso.

Dopo l’iniziativa che porta il nome di “Aiutammece” (aule studio aperte a tutti gli studenti al Cepis, il lunedì ed il martedì dalle 15 alle 20), il progetto #noncandidati ha iniziato ad attirare l’attenzione della cittadinanza intera: “vediamo candidarsi sempre i soliti noti, che fanno promesse su promesse senza mantenerle, lasciando chi vive i problemi della vita quotidiana completamente isolato. Ci troviamo davanti ad una gioventù che è consapevole dei propri problemi e necessità, e che non riesce più a rimanere in silenzio” spiega Mario Novelli, studente del liceo scientifico Severi e militante del sindacato studentesco Unione degli Studenti. “#noncandidati è iniziato con dei workshop riguardati gli obiettivi che ci siamo posti: la partecipazione studentesca, ossia dei tavoli di lavoro che devono intercorrere tra le istituzioni, le amministrazioni comunali e gli studenti, facendo forza sulla consulta; arte, musica e sport e su come valorizzarli all’interno della città, puntando anche su delle Luci d’Artista che siano in grado di raccontarne la storia; e gli spazi sociali, richiedendo di poter avere dei punti di aggregazione, dove i giovani si possano formare realmente, anche appropriandoci dei tanti luoghi inutilizzati del territorio salernitano, come il pastificio Antonio Amato in zona Mercatello, e l’Ex Empas, a Sala Abbagnano, abbandonato da circa 10 anni. Verranno svolte delle elezioni tra gli studenti stessi, dove verranno appunto eletti 5 rappresentanti degli studenti medi e 5 rappresentanti degli studenti universitari che andranno a costituire un vero e proprio tavolo di lavoro con il comune. Questi eletti, per evitare personalismi, avranno solo ed esclusivamente un ruolo di tramite: essi avranno il compito di portare al tavolo di lavoro le proposte che verranno formulate dalla popolazione studentesca”.

Sebbene la popolazione studentesca d’oggi, molto spesso, non venga ascoltata perché ritenuta “giovane, infantile ed eccessiva”, non possiamo negare il fatto di trovarci davanti ad un gruppo di ragazzi che sta facendo la differenza sul territorio salernitano, portando a galla tutti i problemi di una città che li nasconde, “accecando” la cittadinanza con le Luci d’Artista e le vetrine dei negozi. Rivendicano una città che brilli di luce propria, alla loro altezza, che investa sulla cultura e sui giovani.

Ana Nitu