Il “Progetto Veritas” si pone come obbiettivo di dimostrare l’interconnessione tra devastazione ambientale e aumento del tasso tumorale campano.

Lo scopo è quello di studiare l’esposizione ad inquinanti ambientali per poter dimostrare che, non solo in coloro che sono esposti a queste sostanze per professione, ma anche nei residenti nelle aree a rischio, vi è la presenza di intossicazioni da sostanze chimiche.

L’ambizione di questo progetto è l’autofinanziamento di uno studio scientifico ed esaustivo che produca un sapere diverso da quello accademico.

Oggi a Mezzocannone Occupato si terrà un aperitivo di finanziamento per il “Progetto Veritas”, che vedrà come ospiti Sandro Ruotolo, giornalista, Vincenzo Tosti del progetto Veritas, Antonio Musella, Fanpage e Susanna Frantina di Rete Commons.

“Ascolteremo due pezzi di questa storia, all’apparenza distinti ma strettamente interconnessi. Se le inchieste di alcuni giornalisti, come Sandro Ruotolo, hanno confermato quello che i comitati hanno sempre detto, e cioè che le istituzioni e i servizi segreti hanno trattato e fatto accordi con la camorra sul tema dei rifiuti, il percorso di lotta non si è affatto esaurito. I comitati, come quelli che animano il Progetto Veritas, autorganizzandosi, devono affrontare le conseguenze della politica scellerata sui rifiuti degli scorsi decenni. Queste sono le storie che vogliamo raccontare.” Questo si legge sulla pagina Facebook dell’evento.

Per poter dimostrare la presenza di intossicazioni da sostanze chimiche nei residenti delle aree a rischio, non esposti professionalmente, il progetto prevede il reclutamento di 100 volontari, ai quali sarà sottoposto un questionario anamnestico e ad analisi tossicologiche.

Il test di laboratorio sarà gratuito e le analisi verranno finanziate attraverso un crowdfunding attivo sul web, spettacoli e varie iniziative sul territorio.

Questo è un progetto che vuol dire agli altri che dal basso, con pochi soldi, con pochi fondi, è possibile restituire verità a questa terra” afferma Vincenzo Tosti, portavoce di Rete di Cittadinanza e Comunità.

Andrea Chiara Petrone

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