Forti tensioni in Forza Italia, Raffaele Fitto, ex Presidente della Regione Puglia vota contro la relazione presentata dal Cavaliere durante la direzione dell’ufficio di presidenza di partito, ed è subito caso politico.
Il motivo dello scontro, secondo i compagni di Forza Italia, sarebbe il sostegno a Renzi, fortemente voluto dall’ex premier ed altresì osteggiato da Fitto che  vorrebbe da Forza Italia una più dura opposizione nei confronti del governo.

Le parole di Fitto

Secondo l’ex governatore della Puglia, la linea del partito nei confronti di Matteo Renzi sarebbe troppo morbida per una forza che vuole essere di opposizione, l’ex fedelissimo avrebbe anche criticato una gestione ancora troppo “patronale” del partito.
“Ho chiesto selezione dal basso della classe dirigente e di fare opposizione dura e chiara a Renzi, perché siamo opposizione. Non dovrei dirlo? Ma siamo matti?”,  Fitto rivendica la propria opinione,  non  ha timore di parlare a viso aperto con  Berlusconi e non intende mollare Forza Italia,  nonostante le parole dure usate contro di lui.

Le parole di Berlusconi a Fitto

Quando ero al governo e li facevo vincere, quando li ho nominati, lui compreso, tutti ministri, nessuno parlava. Adesso che sono incandidabile, che vengo perseguitato, che ci ho rimesso salute e soldi e libertà e tranquillità per le mie aziende, solo adesso questi cuor di leone mi attaccano”,  tuona il Cavaliere. Quello di Fitto, nella lettura berlusconiana,  non sarebbe che un astuto tentativo di  scalzare la leadership del partito,  proprio nel momento in cui il partito avrebbe maggiore bisogno di unità.
L’ex premier contesterebbe a Fitto una presa di  posizione chiaramente antitetica, portata avanti più nei salotti televisivi che non alle direzioni, una campagna mediatica volta a rompere gli equilibri interni in modo tale da riuscire a fare ciò che negli anni  non sarebbe mai riuscito a  nessuno, escluderlo dalla gestione del partito.

La replica di Fitto

Ma Fitto non ci sta e rimanda le accuse al mittente,  non  si sente un traditore, le sue sarebbero parole spese per il bene del partito.
Si sfoga, non  ha gradito i rimproveri del Cavaliere che lo dipinge come un opportunista, come “Il figlio di un democristiano”  in cerca di visibilità.
Si sente offeso, lui, che in anni di militanza in Forza Italia,  non aveva mai avuto nemmeno una scaramuccia con il Presidente.
Eppure oggi è così ed  in Forza Italia  si muove un durissimo scontro fra generazioni, Berlusconi è ancora una volta alle prese con uno di quei sui “figli ribelli” che, dopo anni di silenziosa venerazione,  hanno deciso di rompere le righe, di fare la voce grossa.
E forse Fitto ha compreso la lezione di Renzi; se si vuole la leadership bisogna prendersela con forza perchè, ad aspettare che sia il re a cedere lo scettro, si rischia di restare cortigiani a vita.

Antonio Sciuto

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