Il museo d’arte contemporanea MADRE di Napoli dall’11 ottobre 2014 al 19 gennaio 2015 ha dedicato una mostra personale, dal titolo Preface/Prefazione, interamente alla raccolta di capolavori di Walid Raad. Si è ritenuto questo un evento epocale, è la prima volta che un’istuzione museale italiana apre le sue porte ad uno dei più importanti artisti mediorientali, affermato in tutto il mondo.

Raad nasce nel 1967 a Chbanieh, trascorre gran parte della sua adolescenza proprio in Medioriente per poi trasferirsi negli Stati Uniti dove vive e lavora presso la Cooper School Union of Art, oggi lo si può definire membro della categoria degli artisti multimediali contemporanei. La fotografia ha permesso a Walid Raad di entrare a far parte dell’Olimpo dell’arte contemporanea, infatti nel 2011 si è aggiudicato il premio Hasselblad Award, riuscendo ad intascare la poco modica somma di 150.000 dollari.

Una analisi approfondita delle conseguenze politico-economiche e psico-sociali che la guerra provoca all’interno di una società. Il fine ultimo dell’artista libanese è proprio questo,scrutare e allo stesso tempo far conoscere a tutti ciò che provoca un conflitto bellico sulle popolazioni che ne vengono colpite.

walid-raad-index-xxvi-artists-wide-ph-gm-a1-550x383L’esposizione prevede la presentazione del progetto The Atlas Group, una sorta di raccolta immaginaria di reperti (video,foto e testi) a cui l’autore lavora dal 1989 al 2004 ,tutti aventi un rapporto diretto con la guerra in Libano. Questo programma viaggia di pari passo con un secondo progetto dal titolo Scratching on Things I Could Disavow, uno strumento di indagine usato per valutare il livello ed il modo in cui si afferma l’arte contemporanea nei territori arabi, esposto al piano terreno della struttura museale.

Una dimostrazione della crescente attenzione che il mondo occidentale sta rivolgendo alla produzione artistica del Medioriente deriva dalla volontà dei musei Louvre e Guggenheim di aprire sedi permanenti nella città di Abu Dhabi. Le opere che saranno esposte sono attraversate da un unico filo rosso: la storia del Libano degli ultimi decenni. La mostra è stata organizzata con la collaborazione del Carré d’Art- Musée d’art contemporain di Nîmes.

Il museo partenopeo, per celebrare questo evento, ha organizzato incontri didattici volti a riunire Università, Centri culturali e esperti del settore per rivolgere uno sguardo critico al panorama culturale e alla situazione politica ,economica e sociale del territorio mediorientale.

Orari:
10.00 – 19.:30
Dal lunedi al sabato – chiuso il martedi
10.00 – 20.00
Domenica
Biglietto d’ingresso
– Intero € 7.00
– Ridotto € 3.50

Vincenzo Morrone

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