Dopo tante diatribe etiche è arrivata la legalizzazione della cannabis come terapia. A coronamento di un progetto pilota riguardo la marijuana a uso terapeutico siglato il 18 settembre 2014 tra Ministero della Salute, Ministero della Difesa e Ministero delle Politiche agricole che stabiliva una fase sperimentale di due anni volta poi alla distribuzione del prodotto finito  in tutta Italia sul finire dello scorso anno è iniziata la lavorazione della cannabis terapeutica.

L’entrata a regime di 4 serre garantirà allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze una produzione di 100-120 chilogrammi di cannabis a uso terapeutico. Grazie al decreto ministeriale del 2015 la produzione si potrà, inoltre, allargare anche a chi non appartiene allo stabilimento affinché si rispettino tutti i criteri di salute pubblica.

La prima farmacia a beneficiare delle nuove direttive di Stato è la farmacia Campedello di Vicenza. Nei prossimi giorni lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze spedirà due flaconcini da 10 grammi della sostanza curativa ai titolari.  Luca Guizzon, titolare dell’attività insieme alla madre Marisa si è detto molto soddisfatto e in una recente intervista ha dichiarato:  “Siamo contenti e pensiamo sia una buona notizia soprattutto per i pazienti”.

A detta dei due farmacisti finora sono arrivate molte richieste da parte di clienti affetti da sclerosi, SLA, disturbi muscolari dovuti a trauma cranici, forme d’asma, ansia e nausea da chemioterapia che ora potranno beneficiare di una forte riduzione dei costi. Il costo iniziale della cannabis importata dall’Olanda era di 24 € al grammo Iva compresa, mentre quella italiana costerà soltanto 15 € al grammo.

Il 30 aprile 2013 grazie al decreto GU è stato approvato l’utilizzo del farmaco a base di cannabis Sativex, ma la maggior parte dei clienti non hanno i giusti requisiti per riceverlo e pertanto si affidano a cure differenti. La formulazione più diffusa ed economica di terapia prescritta è in cartine da 25 milligrammi di cannabis al giorno e consente al paziente di curarsi con circa 30 euro.

«L’autorizzazione a iniziare la distribuzione è arrivata lunedì 19 dicembre. Le modalità sono state definite in tutti i dettagli nel mese di novembre, nell’ambito di una convenzione tra la direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e l’Agenzia Industria Difesa.» ha spiegato il colonnello Antonio Medica, direttore dello Stabilimento che fa parte dell’Agenzia Industrie Difesa .

I dipendenti dovranno aprire una nuova pagina del registro degli stupefacenti ogni volta che arrivano in farmacia i flaconcini contenenti i farmaci in questione in cui vengono annotate le varie tipologie di cannabis presenti in casa.  I campioni verranno poi conservati in un armadio e venduti ai clienti che ne necessitano nelle modalità e quantità indicate dai loro medici.

Il colonnello Antonio Medica ha spiegato l’importanza di acquistare un vaporizzatore affidabile per la bollitura delle infiorescenze di sativa Fm 2e come utilizzarlo: “ Bisogna fare attenzione a non confondere infuso e decotto: la bollitura delle infiorescenze deve essere prolungata, 15-20 minuti, perché se si mette la bustina nell’acqua calda appena tolta dal fuoco non viene disperso nell’acqua nemmeno un microgrammo di principio attivo.”

In Italia la sperimentazione è durata a lungo, ma l’obiettivo è stato finalmente raggiunto. Per la Medicina si tratta di un ambito nuovo e c’è molta curiosità  tra i medici che, nella maggior parte dei casi hanno espresso la loro piena soddisfazione. Una manna dal cielo per molti pazienti che ora potranno godere delle giuste cure.

Eugenio Fiorentino

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