È risaputo che il palco degli Oscar non è un luogo in cui è facile la sopravvivenza: la nomination è difficile, ma portarsi a casa la statuetta lo è ancora di più. L’Academy è una giuria severa, ma è sempre giusta? Quanti spettatori hanno esclamato, guardando la cerimonia, “questo non era un film da Oscar!”? Ovviamente non si tratta di brutti film, di cattive interpretazioni (non sempre, almeno) ma di premi che, data la concorrenza, sono finiti nelle mani sbagliate. Ecco quali sono i candidati “fortunati”, meglio noti come gli Oscar indegni:
5. The Hurt Locker
Nulla da dire su questo film: azione, sparatorie, Jeremy Renner in divisa e una riflessione dallo spunto filosofico nel finale. The Hurt Locker è il classico film di guerra con ottima regia ed effetti speciali mozzafiato, ma che nessuno tra 10 anni ricorderà (o, al massimo, lo confonderà con uno dello stesso genere). Ma sicuramente resterà impresso nella memoria lo stupore alla consegna della statuetta per il miglior film, quando in competizione c’erano Avatar, District 9, Bastardi senza gloria e Up.
4. Sandra Bullock – The Blind Side
Sandra Bullock è una donna divertente, di classe, un’ottima attrice, ma deve aver venduto l’anima al diavolo per aver vinto un Oscar con questo film. La storia è vera, è commovente e, per carità, probabilmente il ruolo della donna magnanima che accoglie tra le sue braccia un ragazzo poco fortunato per salvargli il futuro potrebbe anche essere stata una piacevole variante nelle sue interpretazioni classiche, ma decisamente al di sotto dello standard rispetto alle attrici che concorrevano insieme a lei per la statuetta. Parliamo di Helen Mirren – The Last Station, Carey Mulligan – An Education, Gabourey Sidibe – Precious, Meryl Streep – Julie & Julia. C’è da aggiungere altro?
3. A spasso con Daisy
L’attimo fuggente, Il mio piede sinistro, Nato il quattro di luglio e L’uomo dei sogni: ognuno di questi film è un pezzo di cinema che il pubblico continuerà ad amare, conosciuti in tutto il mondo e ancora oggi attualissimi. Invece nel 1990, con questi candidati, ha vinto l’Oscar a miglior film A spasso con Daisy. Ogni commento è superfluo.
2. Shakespeare in Love
Non sentirete mai nessuna adolescente degli anni ’90 parlare male di Shakespeare in Love. È una commedia leggera, divertente e romantica, oltre ad essere un film ben fatto e degno di merito. Ma è la classica pellicola che si trovava “nel posto giusto al momento giusto“. Nel 1998 la giuria dell’Academy era nel pieno della classica lotta tra le due cose che ama di più: un film d’epoca e Steven Spielberg. E, in quell’anno, ha avuto la meglio il minore dei due. A concorrere alla statuetta, infatti, c’era Salvate il Soldato Ryan di Steven Spielberg (oltre a La vita è bella di Roberto Benigni).
1. John Ford – Com’era verde la mia valle
John Ford è un regista pluripremiato, famoso in tutto il mondo e acclamato regista di western e drammi degli anni ’30 e ’40. Ma quell’anno avvenne lo scandalo per eccellenza, perchè Ford era in competizione con Quarto Potere di Orson Wells. Un film pioneristico, che ha formato la storia del cinema, mai riconosciuto qualitativamente valido dall’Academy che ha preferito assegnare la statuetta a un melodramma sdolcinato quale Com’era verde la mia valle. Molte persone stanno ancora lavorando per superare i danni morali causati dall’assegnazione.
Camilla Ruffo