Legambiente ha da poco presentato il rapporto Ecomafie, riguardante il bilancio dei reati commessi nel 2016. Dai dati emerge che gli illeciti commessi sono 25889 con una media di 71 al giorno, circa 3 ogni ora. La regione maggiormente coinvolta è la Campania, mentre la Liguria è la prima regione del nord Italia e il Lazio la prima del centro.
I numeri restano preoccupanti, ma ciò nonostante i reati ambientali hanno subito un calo del 7% rispetto l’anno precedente. In netto calo anche i reati contro gli animali e i furti di opere d’arte da parte delle archeomafie. Il numero delle denunce (28818 contro le 24623 del 2015), arresti (228 nel 2016 e 188 nel 2015) e beni sequestrati (7277 fronte dei 7055 del 2015) è aumentato a testimonianza dell’efficacia del lavoro svolto dalle forze dell’ordine a due anni della legge sugli ecoreati varata dal Governo: nel giro di un anno i procedimenti penali conclusi con condanne di primo grado sono aumentati del 45% rispetto al 2015.
“La legge che ha introdotto nel codice penale i delitti ambientali ha contributo a renderci un paese normale, dove chi inquina finalmente paga per quello che ha fatto. Ora è importante proseguire su questa strada investendo sulla formazione del personale incaricato dei controlli e sulle Agenzie regionale di protezione ambientale, che stanno ancora aspettando l’approvazione dei decreti attuativi da parte del ministero dell’Ambiente e della Presidenza del Consiglio dei ministri.’’ ha commentato Rossella Muroni, presidente di Legambiente.
I progressi sono notevoli, ma ciò nonostante i roghi tossici e gli illeciti nel campo agroalimentare continuano a devastare il nostro Paese. Nel corso del 2016 ci sono stati 33.000 illeciti amministrativi e più di 7.000 illeciti penali nel settore agroalimentare, mentre per quanto riguarda gli incendi le forze dell’ordine hanno rilevato 4.635 roghi e 27000 ettari rovinati. Anche i dati relativi alla corruzione sono allarmanti soprattutto nelle regioni di Lazio, Lombardia, Campania, Sicilia, Calabria e Puglia e il traffico dei sacchetti di plastica illegali è salito al 50%. Il trend rispetto agli anni scorsi è positivo, ma la strada per combattere le ecomafie è ancora lunga.
Vincenzo Nicoletti