– DI EMANUELE TANZILLI
emanuele.tanzilli@liberopensiero.eu

“Il futuro non è più quello di una volta”, scriveva Mark Strand. Quanta cristallina spietatezza in questa frase, quanta verità pura e terribile. Giorno dopo giorno, è semplice rendersene conto; un po’ come imparare a presagire il vento e a leggere le fasi lunari nelle pieghe ombrose dei calendari e dei crateri.

Cari amici lettori, l’anno volge al termine e porgere semplicemente i nostri auguri sarebbe riduttivo. Il 2013 verrà ricordato per un bel po’ di cose brutte e ben poche note liete, mentre ancora il velo di Maya si starà svelando impercettibilmente sul 2014. Niente paura, Libero Pensiero continuerà a farvi compagnia anche durante le feste, seppure a ritmo ridotto: cercheremo di tenerci attivi tra una tavolata e l’altra, per restare in forma. Del resto, cultura e informazione non vanno mai in vacanza, né tantomeno il piacere di scrivere ed arrivare a voi. Sono i vantaggi che le nuove tecnologie ci offrono. In redazione, non a caso, siamo tutti concordi sul fatto che il “trasferimento” dalle pagine del cartaceo a quelle del portale web sia stata una delle fortune migliori che ci potesse accadere. E ciò, in un contesto di più profonda riflessione, in un solco che s’incunea ben oltre i confini locali e territoriali, che attraversa il globo intero e giunge identico nella sua chiarezza anche ai colossi del settore: il futuro, cari lettori, passa sempre meno dalla carta e sempre più da internet. Se n’è accorto in tempi recenti anche il Financial Times, non esattamente l’ultimo giornaletto di quartiere della periferia.

D’accordo, il fascino imperituro della stampa conserva vivido il suo magnetismo, l’odore fresco dell’inchiostro è un’endorfina a cui nessuno scrittore, per istinto, può rinunciare. Ma nel sottile gioco d’equilibri tra sentimenti e buonsenso, l’ago della bilancia pende con maggior nettezza verso il secondo, e per vari motivi. Tralasciando i costi, il web offre una varietà d’opzioni che al cartaceo è dato solo d’abbozzare. La multimedialità dei contenuti, l’immediatezza della diffusione, l’allargamento dei confini, solo per citare i più lampanti. Noi stessi, nel nostro piccolo, abbiamo potuto sperimentare l’impatto della scelta in questi primi mesi di operato online: i fans della pagina facebook sono aumentati del 50% circa, i followers di twitter sono raddoppiati, le visite al sito triplicate, e i margini sono ancora enormi spazi bianchi da riempire. Grazie al sito, abbiamo raggiunto target del tutto nuovi, ampliato i nostri interessi, lanciato iniziative e acquisito fiducia e consapevolezza.

Ok, la parte autocelebrativa termina qui, non mi pare il caso di aggiungere altra legna al fuoco e produrre troppo fumo. Piuttosto, dal momento che siamo ai saluti di fine anno e nel periodo dei buoni propositi in saldo, metto in coda la nostra personalissima wishlist, la “lista dei desideri” per il tempo che verrà. Perché accontentarsi, di solito, è il primo passo per perdere ogni cosa. Noi, invece, preferiamo concentrarci su quanto ancora è da migliorare e sul modo più efficace per farlo. Ci auguriamo un 2014 ricco di soddisfazioni, com’è ovvio che sia, di potervi raccontare un mondo che gira in un verso più giusto, o al limite meno sbagliato. Ci auguriamo di essere un riferimento discreto, umile, ma tuttavia limpido e onesto; di trasmettere i valori d’integrità morale e di saper cogliere le mutevoli esigenze dei tempi che cambiano, repentinamente o a volte con lentezza estenuante; di offrire un’informazione più ricca e dettagliata, di parlarvi col linguaggio semplice della sincerità ed elegante della passione; di accompagnare le boriose monotonie nei pomeriggi grigi come le briose euforie di primavera. Di essere, in un certo senso, vostri amici.

E, come amici, il contributo più grande che può giungerci è senza dubbio il vostro: continuate a seguirci con l’affetto che quotidianamente ci dimostrate, suggerite la pagina facebook ai vostri friends, iscrivetevi al canale youtube, consigliateci con il passaparola, insomma aiutateci a raggiungere le case (o meglio, i computer…) in cui non siamo ancora presenti. E non solo: continuate a parlarci, a lasciare commenti, opinioni e critiche, perché il nostro compito è anche quello di ascoltarvi, venirvi incontro e crescere attraverso il confronto. Il libero pensiero è di tutti, e continuerà ad esserlo.

Buone feste a tutti, da me, dall’editore Gennaro, dai ragazzi della redazione e dal Club Berlinguer. Per festeggiare degnamente, avrei voluto offrire ostriche e champagne nel mio brainch… però c’è crisi, e se non vi offendete, ripiegherei su vino rosso e spaghetti a vongole fujute. Che tanto noi, a Napoli, sapremmo cucinare bene pure i sassi.
Se vi va di ricambiare gli auguri, dedicarci un saluto, o due parole brevi, sarò lieto di raccogliere i vostri messaggi qui: emanuele.tanzilli@liberopensiero.eu

All’anno prossimo, cari lettori. Ci divertiremo ancora parecchio insieme.

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