Con 30mila visite in queste ultime due settimane il Polo Reale di Torino entra nell’elenco dei musei più visitati in Italia, piazzandosi al 19esimo posto e facendo così concorrenza ai più prestigiosi complessi museali italiani. È diventato anche molto popolare sui social network, tanto da raggiungere i 16mila fan su Facebook e i 1300 follower su Twitter. Scelto come luogo per la conferenza stampa tenutasi pochi giorni fa del Ministro della Cultura Franceschini per annunciare l’apertura del bando per la nomina dei nuovi direttori dei musei italiani, il Polo, grazie a questo forte flusso di turisti, è stato inserito tra  i 20 musei statali in attesa di un nuovo direttore. Ma come mai tanta popolarità? Facciamo il punto sulle bellezze artistiche che il Polo Reale di Torino offre ai visitatori.

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Situato nel cuore di Torino, è composto da ben 7 luoghi diversi da visitare dislocati su una superficie di 3km². Al loro interno, reperti archeologici risalenti al primo insediamento romano in Piemonte e documenti storici dei Savoia dall’origine del Ducato sino all’Unità d’Italia.

Si entra attraverso il Palazzo Chiablese,  edificio del XVI secolo, dove abitò Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, ai tempi in cui Canova realizzò la famosa scultura che la ritraeva come Venere vincitrice.

Il Palazzo Reale, con i retrostanti Giardini Reali, risale al ‘500, costruito per volere del duca Carlo Emanuele I di Savoia, divenne la nuova residenza dei sovrani sabaudi. Fu sede principale del potere monarchico del Regno piemontese e del nuovo Regno d’Italia sino al 1865, quando la capitale fu spostata da Torino a Firenze. Oggi è patrimonio dell’ UNESCO (insieme alle altre residenze sabaude) ed esempio del Barocco italiano, presenta una Sala del Trono ed altri ambienti lasciati inalterati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dall’inizio della Repubblica.

Leonardo_selfLa Biblioteca Reale, costruita dal re Carlo Alberto nel 1839, presenta  200mila volumi ed altrettanti manoscritti, pergamene, stampe e carte geografiche di epoche diverse. La più visitata è la Sala Leonardo, con l’autoritratto di Leonardo Da Vinci e i disegni del suo Codice del Volo degli uccelli.

L’Armeria Reale, del 1837,  presenta una collezione di armi e di armature dal Medioevo al XX secolo.

È composta da tre ambienti: la Galleria Beaumont, la Sala Rotonda e la Medaglieria con la collezione sabauda di monete, medaglie e sigilli.

La Nuova Galleria Sabauda, che si trova nella Manica Nuova del Palazzo Reale, è invece una pinacoteca con dipinti che vanno dal Duecento al Novecento.

Dislocata su tre piani, presenta opere di importanti pittori italiani come Andrea Mantegna, Simone di Paolo Veronese, del Tintoretto e di artisti fiamminghi come Paul Rubens e Anton van Dyck.

Ultimo luogo del complesso museale è il Museo Archeologico, donato all’università torinese da Vittorio Amedeo II nel 1724, oggi è situato nelle Orangeries del Palazzo Reale. È diviso in vari settori: in quello del Territorio i reperti sono esposti come in uno scavo archeologico in un percorso a ritroso dal Rinascimento al Paleolitico,  mentre in quello delle Collezioni Storiche sono esposti i reperti dei popoli che, dalla preistoria alla Magna Grecia, hanno vissuto lungo le coste del Mediterraneo.

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Fonti:
http://www.poloreale.beniculturali.it/index.php/it/
https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2015/01/07/polo-reale-torino-e-boom-di-visitatori_4b516060-470c-4ffa-ab15-97d6248e8f84.html

Claudia Cepollaro

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