Come noto, Martedì 10 gennaio è andato in scena al San Paolo l’incontro di Coppa Italia del Napoli contro lo Spezia, vinto dalla squadra azzurra che si è imposta col risultato di 3-1 sugli avversari. Tra i convocati di mister Sarri c’è stato un giovane della Primavera partenopea, il difensore Marco Milanese. Il calciatore, originario di Isernia, a seguito della chiamata nella prima squadra, per di più in Coppa, si è mostrato entusiasta, nonostante il non utilizzo sul terreno di gioco durante la gara di cui è stato spettatore dalla panchina. Cerchiamo ora di conoscere un po’ meglio questo talento molisano, che ha indotto Maurizio Sarri a portarlo con sé nel freddo match del San Paolo contro la squadra ligure.
Milanese nasce nel 1998. Parte dalle giovanili dell’Isernia, per poi passare a quelle del Chievo, del Parma, poi del Torino nel luglio 2015, fino ad arrivare alla Primavera del Napoli un anno fa, precisamente il 2 gennaio del 2016. Il ruolo che attualmente svolge è quello di difensore centrale, ma in realtà non ha ricoperto sempre questa posizione. Nasce, infatti, come centrocampista interno, per poi mutare la propria funzione trasformandosi in centrale di difesa proprio nel corso di questa sua esperienza in azzurro. Il diciottenne ha inoltre la particolarità di essere mancino, riuscendo comunque a far bene anche col destro, caratteristica che sembra colpire particolarmente Maurizio Sarri. A tal proposito, l’allenatore toscano non ha nella rosa attuale dei suoi big un difensore che sappia utilizzare il piede sinistro, e questo giovane talento del vivaio azzurro, che si è messo in luce per le notevoli doti tecniche che lo contraddistinguono, potrebbe essere un jolly interessante in prospettiva futura per un eventuale inserimento nel reparto arretrato. Per ora, comunque, Milanese costituisce una pedina inamovibile nella difesa dello scacchiere di Giampaolo Saurini.
Dopo l’incontro di Tim Cup con lo Spezia, Marco Milanese, tramite un post sul suo profilo Facebook, ha esternato le proprie emozioni in merito alla sua presenza nel mach di Fuorigrotta: ”Volevo ringraziarvi tutti dal primo all’ultimo per tutti i messaggi di affetto che mi sono arrivati negli ultimi 2 giorni e arrivano tutt’ora. Devo ammettere che mi sono emozionato e non mi rendo ancora conto di quello che è effettivamente successo. Ora però BASTA chiacchiere si torna a lavorare duramente giorno per giorno in silenzio puntando a nuovi obiettivi da superare”. Il difensore azzurrino, al termine di questa breve ma intensa esperienza, torna, a testa bassa, a lavorare con i propri compagni, magari in attesa di un’importante svolta futura.
Marinella Auriemma