Era da tempo che la città e i fedeli di Casoria attendevano il ritorno a casa dell’amato San Ludovico, canonizzato lo scorso 23 novembre dopo una sospirata e secolare attesa.

L’accoglienza delle sue spoglie mortali, che lo hanno portato a visitare vari ambienti dell’hinterland tra cui appunto Casoria, città natale di San Ludovico, per concludersi infine con il rientro a Posillipo, è stata come prevedibile un momento vissuto con estrema intensità e partecipazione dal popolo che per anni lo ha invocato come santo.

San Ludovico torna tra la sua gente, quella che per anni ha servito con umiltà e carità, e lo fa dopo aver ottenuto quel riconoscimento al suo operato che adorna di un ulteriore fregio la città di “santi e beati”.

Tuttavia, così va il mondo ed un evento del genere, inutile specificarlo, non poteva mancare di attrarre speculazioni, critiche e polemiche, specie se consideriamo che da qui a poco più di due mesi si svolgeranno le elezioni regionali in Campania.San Ludovico

Ebbene, pare proprio che davanti agli interessi politici neppure i santi riescano a conservare la propria immunità; al punto che il programma iniziale, predisposto dall’amministrazione di concerto con le suore Elisabettine Bigie, eredi di San Ludovico sul territorio, ha dovuto subire variazioni impreviste fino all’ultimo istante.

L’ingresso delle reliquie in città, lo scorso mercoledì 11, era stato organizzato alle porte di Casoria, presso il centro diagnostico Emicenter. Poi, pressioni forti e improvvise hanno di fatto obbligato a modificare il percorso e a dislocare di fretta e furia l’occorrente in un’abitazione privata.

Motivo del contendere? Facile da capirsi: ingerenze e timori di una strumentalizzazione dell’avvenimento per fini elettorali. Da una parte c’era chi, evidentemente, già pregustava il palcoscenico e i riflettori; dall’altra, chi ha inteso opporsi in maniera anche rude e minacciosa verso tale furbata. Nel mezzo, le suore Bigie, che pare siano finite addirittura in lacrime; e i fedeli, confusi e disorientati.

A completare l’idilliaco scenario, il giorno seguente, la decisione della Polizia Municipale di stravolgere il percorso che, dalla Casa Natale di San Ludovico, avrebbe dovuto condurre le reliquie nella Basilica di San Mauro. Anche qui motivi poco chiari, ma tanta confusione e delusione in chi da giorni, se non settimane, si era prodigato per accompagnare il passaggio con drappi, bandiere e striscioni.

Insomma: un caos totale, e una figuraccia di tutto l’ambiente politico nostrano al cospetto di un motivo di vanto ed orgoglio. Qualcuno farebbe bene a riflettere: finire per “approfittare” anche dei santi è un gesto meschino e indegno, e la mancanza di rispetto mostrata anzitutto verso i cittadini, che non chiedevano altro di poter celebrare degnamente il ritorno a Casoria di un suo figlio, genera davvero vergogna e rincrescimento.

Ma tanto poi ci si confessa nella cabina elettorale, con una matita ed una scheda come atto penitenziale. E la città di santi e beati si dimostra anche in questo, una volta di più, una terra di nessuno.

Emanuele Tanzilli
@EmaTanzilli

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