Si è tenuto a Salerno l’evento-sfilata “Bellezza Senza Confini”, il 10 dicembre 2015 nel Salone dei Marmi, per modelle diversamente abili. Lo scopo dell’evento, è stato quello di mostrare un tipo di moda impegnato  in problemi sociali e aperto a nuovi orizzonti culturali; dare la possibilità a modelle, abili e “diversamente” abili, di mostrarsi e dimostrare che la bellezza va al di là degli imprevisti che pone la vita e fare di questi punti di forza, mai un limite.
23562763482_46ed5c25d9_cL’iniziativa è nata dalla lookmaker salernitana Francesca Ragone, che dopo aver collaborato con modelle disabili a New York, ha deciso di creare questa sfilata anche per la città di Salerno, come afferma ella stessa: “la bellezza nasce in sintonia tra parte esteriore e quella interiore, risiede nell’ armonia delle imperfezioni e, soprattutto, può essere sconfinata se la si lascia libera di impressionarci”. 
Davanti a un pubblico numerosissimo, si sono susseguite le performances di vari artisti, cantanti, attori, in sincronia alle modelle abili e diversamente abili. La serata è stata presentata dalla conduttrice Ertilia Giordano e dalla fashion blogger Iaia De Rose.

Sono state molteplici le modelle che hanno sfilato, ricordiamo: Angela Avallone, Benedetta De Luca, Angela Cuofano, Anna Adinolfi, Loris Gorga e tante altre ancora che hanno fatto spettacolo con le proprie doti, modelle impeccabili della serata- evento.
In una prima parte della serata, la stilista Luigia Bressan ha portato in passerella cappelli, maschere e corsetti in cartapesta; images
la seconda parte della sfilata, accompagnata da un suggestivo monologo sul significato della bellezza, le modelle hanno sfilato tutte insieme, indossando gli abiti da sposa di Pinella Passaro.  La passerella è diventata un simbolo di integrità e abbattimento degli stereotipi di bellezza, con grande partecipazione del pubblico. Significative sono state le parole della stilista sopra citata: “Quasi sempre sono indicati proprio gli stilisti e le loro passerelle quali colpevoli di una bellezza stereotipata e fatta di cliché e recinti di normalità. Ho avvertito questa responsabilità ed ho deciso quindi di mostrare la bellezza di queste donne attraverso l’abito più femminile che esista, il vestito da sposa”.

Nicoletta Crescenzo

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