NAPOLI – Come riporta l’agenzia Omninapoli, in via Sedile di Porto, all’altezza di piazzetta Sant’Onofrio dei Vecchi, ci sarebbero stati degli spari a due passi dalla sede centrale dell’Università Federico II. Il fatto sarebbe avvenuto verso le ore 13 e non avrebbe causato feriti. Secondo i primi accertamenti, pare che i colpi esplosi fossero diretti ad un appartamento del secondo piano di uno stabile, vicino la sede della Federico II. Gli spari uditi sarebbero stati almeno sei, ma le ricerche hanno portato al ritrovamento di soli due bossoli, che, stando alle indagini, apparterrebbero a una pistola caricata a salve. Le ipotesi sulle motivazioni dell’accaduto, sono incerte, ma sembrerebbe essersi trattato di un atto intimidatorio. Durante la giornata di ieri, però, un’ora dopo, c’è stata anche una seconda sparatoria nella stessa zona. Al Borgo Orefici, alcuni ignoti avrebbero sparato otto colpi di pistola in aria e, in questa fattispecie, si tratterebbe di una calibro 7,65. Non risultano feriti e gli inquirenti ritengono che i due fatti possano essere in qualche modo accomunati, non escludendo la matrice camorristica. Ciò che è certa è la paura vissuta oramai in molti quartieri di Napoli, dovuta anche all’inquietante affermazione della violenza, annoverata anche di giorno. Il centro storico è, purtroppo, zona abituata a tali vicende, a causa anche della faida camorristica di Forcella, che si estende fino ai Decumani. Non solo: c’è anche terrore per le baby gang che popolano le strade. Proprio nei giorni scorsi, delle studentesse dell’università “L’Orientale”, hanno lanciato l’allarme su Facebook, raccontando di aver subito minacce ed insulti, all’uscita della sede universitaria di Palazzo Giusso, da un gruppo di ragazzini aggressivi. Durante la giornata di ieri, un gruppo di commercianti ha incontrato Francesco Chirico, Presidente della II Municipalità. «Abbiamo ribadito a Chirico che siamo davvero allo stremo – dichiara Fabrizio Caliendo, gestore del Kestè – Il simbolo della resa è la decisione dell’Orientale di non organizzare più sedute di laurea nella Cappella Pappacoda, per evitare le incursioni dei ragazzini che molestano laureandi, docenti e famiglie.» È certo che tra i residenti dei quartieri di Napoli vige la paura e che le forze dell’ordine non bastano a placarla.

Chiara Esposito

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