EMERGENZA  A distanza di 3 anni, una nuova alluvione ha colpito duramente Genova nella notte tra il 9 e il 10 ottobre. Ancora una volta la città ha dovuto fare i conti con la furia dell’acqua, in seguito all’esondazione dei torrenti Bisagno, Fereggiano, Sturla e Scrivia. Antonio Campanella, genovese di 57 anni, ha perso la vita, dopo essere stato travolto dall’ondata di acqua e fango. La dinamica è stata simile a quella del 2011, quando l’esondazione del rio Fereggiano, costò la vita a sei persone. Inoltre, al gravoso bilancio si aggiungono le numerose auto trascinate dalla corrente e un treno deragliato.

Non sono mancate le polemiche, infatti, la Protezione Civile regionale ha ricevuto forti contestazioni dall’opinione pubblica, per la mancata diramazione dello stato di Allerta 2, relativo al massimo pericolo; poiché lo stesso avrebbe innescato automaticamente determinate procedure virtuose nei centri dei comuni coinvolti. Ad ogni modo, le istituzioni hanno scagionato la Protezione Civile, perché si sarebbe attenuta a modelli matematici che non hanno indicato lo stato d’allarme.

SONDAGGIO – L’Ipsos ha realizzato una ricerca per diMartedì, chiedendo ad un campione rappresentativo della popolazione italiana, e poi degli elettori dei principali partiti, chi siano i veri colpevoli della tragedia.

Da quanto traspare, la maggioranza degli intervistati  (33%) sostiene che la colpa sia da attribuire alla lentezza burocratica che ha bloccato i lavori; la tendenza sale tra gli elettori del PD (38%) mentre è stabile per gli altri schieramenti.

Un’altra consistente parte degli italiani (26%) ritiene responsabile il governo, per non essere intervenuto tempestivamente al fine di accelerare i lavori. Tale orientamento cresce di poco tra i sostenitori di Forza Italia (28%) e nettamente tra gli elettori del Movimento (33%); è al ribasso invece tra quelli del PD (18%).

D’altro canto, una buona fetta del campione totale (19%) accusa della tragedia il sindaco e i funzionari comunali, per non aver salvaguardato l’incolumità dei cittadini. Tale posizione è sostenuta principalmente dagli elettori di Forza Italia (26%). In pochi ritengono che la Protezione civile sia complice della tragedia (6%, nessuno per FI); mentre è bassa la percentuale di chi, attribuendo la catastrofe all’imponderabile imprevedibilità della natura, argomenta che ci fosse poco da fare per evitarla (11% totale, PD 14%, M5S 6%). [Tabella 1]

 

alluvione

Fonti: Sondaggio Ipsos “Le riforme del governo e l’alluvione di Genova” del 13 ottobre 2014

Davide Mastroianni

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