Agrigento, in terra siciliana: è qui che nasce il primo archeo-hotel, unico nel suo genere. A dar vita all’ambizioso progetto sono stati i due fratelli Fabrizio e Salvatore La Gaipa, che hanno fuso insieme imprenditoria e passione per l’archeologia.

Agrigento
“Valle dei Templi”

Agrigento, e quale scenario migliore per dar vita ad un archeo-hotel, anzi più precisamente al primo Mesum hotel  esistente al mondo. Ἀκράγας (Agrigento) antica colonia greca, dominata dalla “Valle dei Templi“, patrimonio Unesco, sembra essere il luogo perfetto in cui fondere insieme l’anima archeologica del paesaggio allo spirito imprenditoriale dell’Hotel Costazzurra. Questo, infatti, il nome dell’Hotel Meuseum & spache in occasione della nascita del progetto ha subìto anche un restyling totale. I reperti archeologici sono esposti da ottobre del 2015 e la presentazione della collezione è avvenuta alla fine dello stesso mese, nell’ambito della Borsa del Turismo Archeologico di Paestum , dove l’hotel aveva uno spazio nell’area della Regione Sicilia. I pezzi provengono esclusivamente da acquisizioni fatte all’estero, con l’intento di promuovere, fattivamente, il loro rientro in Italia.

Fabrizio La Gaipa, uno dei due fratelli imprenditori nonché direttore dell’Hotel Costazzurra, da anni impegnato nel campo dell’hotellerie, chiarisce come è nato questo progetto:

“Sono sempre stato appassionato di archeologia. Da ragazzino, saltavo la scuola per andare al museo. Vivendo in Sicilia si è circondati da arte e bellezza: impossibile ignorarle. Ho sempre lavorato nel business di famiglia, ma il mio obiettivo era conciliarlo con la mia passione. E rendere la permanenza dei nostri ospiti ancora più “esperienziale”. Così mi è venuta l’idea di acquistare una trentina di reperti antichi, da una punta di lancia in pietra di tremila anni fa al costo di 1.000 euro, fino ad un vaso greco al costo di 12mila e  fare così del nostro hotel un piccolo museo”

“Alcuni pezzi si trovano nelle parti comuni, altri nelle Museum Room. Lo slogan dell’iniziativa è: “la storia in camera”. Fra i collaboratori dell’hotel anche dei giovani archeologi che quotidianamente apriranno le teche per consentire agli ospiti di provare l’esperienza toccare con mano alcuni dei reperti. “Vi offriamo l’emozione di tenere un pezzo di Storia nelle vostre mani”

Per quanto riguarda le prime impressioni e i primi dati di partenza ?

“Siamo partiti da poco, ma l’accoglienza è stata molto positiva. I tour operator apprezzano la nostra unicità. I turisti, specie quelli stranieri amano sentirsi più vicini all’arte. Ci aspettiamo una crescita del 15% degli arrivi. In programma c’è anche l’aggiunta degli “archeo menu” con ricette legate all’antichità.” 

Agrigento

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Dunque l’arte diventa un business,  e in effetti di esperienze simili se n’è già sentito parlare. Infatti, è da molti anni che un po’ ovunque, sia in Europa che nel mondo, sono nati hotel che fanno proprio il concetto dell’arte. Si va dalla scelta del luogo , molto spesso in palazzi e dimore storiche, all’istallazione di opere d’arte contemporanea, fino ad arrivare a vere e proprie gallerie dedicate alla fotografia d’autore. Ma ad Agrigento questo archeo-hotel ha un’ambizione maggiore; si propone come un vero museo archeologico, con sale allestite che accolgono una collezione di reperti, originari della Magna Grecia, databili al V-IV sec. a.C, a cui si affiancano altri di provenienza egizia e bizantina. Inoltre, come ogni hotel che si rispetti, si può godere di una esperienza sensazionale all’interno della Museum Suite, in cui sono esposti pezzi di raro pregio: un Lekythos attico a figure nere raffigurante una tauromachia, e un Oinochoe trilobata a vernice nera raffigurante il “fuoco greco”.

Rossella Mercurio

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