Dopo la sconfitta contro il Chievo al San Paolo i tifosi del Napoli sono costretti ad ingoiare un altro amaro boccone, con gli azzurri sconfitti per 1-0 sullo storicamente ostico campo friulano, in quel che resta dello Stadio Friuli, semideserto per gli imponenti lavori di ristrutturazione. Gli azzurri hanno pagato un po’ il turn over effettuato da Benitez e la mancata tempestività nei cambi nella ripresa; l’Udinese si porta in vantaggio a metà della ripresa con un fortunoso tocco in scivolata di Danilo, bravo a  sfruttare un rinvio di testa di Koulibaly, arrivato su calcio piazzato.

La vittoria contro lo Sparta Praga in settimana non ha definitivamente allontanato lo spettro di un’annata cominciata con qualche esitazione di troppo ed il Napoli perde 6 punti preziosi, sempre con squadre medio-piccole, dimostrando poca maturità e cinismo; doti delle grandi squadre, per intenderci.

LE FORMAZIONI

Benitez, che non convoca Mesto e Jorginho (ancora vittima di un affaticamento muscolare) e ancora privo di Ghoulam (ancora non pronto al debutto, ma recuperato alla causa) decide di operare un turn over importante, sia per motivi tattici, che per far smaltire un po’ di tossine a chi ha giocato di più, come Hamsik e Callejon, oltre ad Inler (anche in leggero stato febbricitante). Higuain di nuovo in campo dal primo minuto, così come la coppia di centrali difensivi, Albiol e Koulibaly. Maggio e Britos esterni. In mezzo al campo debutta Lopez accanto a Gargano, il più in forma. Zuniga un po’ a sorpresa non viene schierato terzino sinistro, ma ala destra al posto di Callejon. Michu e Insigne al posto di Hamsik e Mertens.

Stramaccioni è privo di mezza difesa e deve rinunciare a Domizzi, Gabriel Silva e Pasquale. Si affida al solo Di Natale di punta.

UDINESE: 31 Karnezis; 27 Widmer, 5 Danilo, 75 Heurtaux, 89 Piris; 6 Allan, 7 Badu, 19 Guilherme; 33 Kone, 8 Fernandes; 10 Di Natale.

 NAPOLI 1 Rafael; 11 Maggio, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 5 Britos; 19 David Lopez, 77 Gargano; 18 Zuniga, 21 Michu, 24 Insigne; 9 Higuain.

LA TATTICA

L’Udinese schiera una difesa a 4 con Widmer a destra ad incrociare Insigne, Danilo ed Hertaux centrali a prendersi cura di Higuain, Piris a sinistra su Zuniga. Centrocampo a 5 con Fernandes e Kone ad appoggiare Di Natale.

Benitez rinforza il centrocampo per contrastare la folta mediana friulana, composta da Badu, Guillherme e Allan, coadiuvati da Kone, schierando due mediani di rottura come Gargano e Lopez, pronti ad assicurare maggiore copertura alla linea difensiva, limitando gli inserimenti degli attaccanti avversari.

LA GARA

Le scelte tattiche difensivistiche dei due allenatori condizionano la gara, che è combattuta sin dall’inizio, ma poco spettacolare, con l’Udinese che lascia impostare il Napoli, ma che al contempo pressa sui portatori di palla e si chiude con almeno 8-9 uomini dietro la linea del pallone, cercando le ripartenze molto rare a causa della poca precisione dei passaggi.

Il Napoli ci mette un po’ di tempo per assestarsi in campo con tutte le novità presentate oggi, ma non rischia nulla in difesa (ad eccezione di un tiro a lato di Badu dopo una respinta corta e maldestra di Britos di testa), grazie ad una buona copertura di Gargano e Lopez, ma al contempo fatica a creare azioni pericolose e rifornire il reparto offensivo, per la non eccessiva tecnica presente in difesa e in mezzo al campo. Il che non consente alla palla di girare velocemente e a creare le giuste trame.

Zuniga in difficoltà come ala, Insigne poco ispirato perde numerose palle, Michu non incide e sembra un po’ avulso dalla manovra ed il Pipita, non certo tirato a lucido, non riceve palloni giocabili.

Con il passare del tempo il Napoli sembra diventare padrone del campo con un buon possesso palla, anche se non a ritmi vertiginosi, e arriva al tiro con Michu, Lopez e Gargano, che coglie un clamoroso palo con preciso tiro dalla distanza.

La prima frazione si chiude sullo 0-0 e mentre sembra riuscito l’esperimento del doppio mediano di rottura, con la difesa che non soffre, con Koulibaly che chiude ogni varco, l’attacco non brilla.

Benitez non sostituisce nessuno e nella ripresa, dopo  15 minuti  il primo cambio, Callejon subentra a Zuniga e subito il Napoli crea una doppia occasione da goal, con il portiere udinese che ferma Higuain e lo stesso Callejon con due magistrali interventi.

Il Napoli con Michu e Insigne spenti, che non riescono più a ripartire, vede scemare la sua pericolosità in attacco e l’Udinese prende coraggio.

Benitez tergiversa e non inserisce Mertens, creando le premesse per osare, dopo aver tenuto bene il campo, non opera le sostituzioni di Michu e Insigne e viene punito, prendendo il gol fortunoso del vantaggio Udinese.

Le due sostituzioni di Michu e Insigne avvengono in ritardo, dopo il goal subito, ma nonostante il forcing finale il Napoli non riesce ad evitare una sconfitta molto dolorosa.

Il Napoli non è in crisi, anche se i risultati ottenuti finora sono deprimenti, ma ha certamente dei problemi di rendimento in alcuni dei suoi uomini e paga le scorie del Mondiale e dell’eliminazione dalla Champions. Se ci convinciamo che lo Scudetto millantato da qualcuno è solo un miraggio, possiamo continuare senza drammi ad aspettare che le cose migliorino.

Ad maiora Napoli

Torre Gianluca

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