Cerere, l’affascinante corpo celeste che orbita nella fascia di asteroidi del Sistema Solare presenta ghiaccio non solo sui poli, ma ovunque.

La presenza o meno di ghiaccio su Cerere, l’affascinante corpo celeste (in realtà un pianeta nano) che orbita nella fascia di asteroidi è sempre stato un enigma per tutti gli studiosi dello spazio, almeno da un paio di secoli.

Tutte le risposte sono giunte finalmente dalla sonda Dawn che da oltre un anno orbita intorno al pianeta per studiarne le caratteristiche.

L’analisi dei dati provenienti dalla sonda della NASA ha condotto a diversi studi presentati all’American Geophysical Union meeting 2016 di San Francisco che sembrano risolvere drasticamente l’enigma: non solo su Cerere si può riscontrare una presenza di ghiaccio, ma “c’è ghiaccio dappertutto”.

In particolare, il ghiaccio non è solo nei crateri come si poteva immaginare, ma è praticamente ovunque, soprattutto alle alte latitudini.

Gli scienziati hanno determinato la concentrazione di idrogeno, ferro e potassio nella parte superiore della superficie del pianeta nano. In particolare, è stata misurata la quantità e l’energia dei raggi gamma e dei neutroni emanati da Cerere. I dati mostrano che alcune di queste radiazioni venivano assorbite dalla superficie, mentre altre riuscivano a scappare.

Questa differenza di comportamento dipende dalla presenza di idrogeno in alcune regioni del pianeta. Ma su Cerere l’idrogeno si presenta sotto forma di acqua congelata: ecco dunque la prima dimostrazione della presenza di ghiaccio.

I risultati apparsi su Science e Nature Astronomy supportano l’ipotesi per cui l’acqua ghiacciata potrebbe essersi separata dalle rocce già nelle prime fasi della storia di Cerere, formando così uno strato di crosta ricco di ghiaccio.

Una notizia davvero soprendente che giunge da Cerere, il pianeta nano scoperto da Giuseppe Piazzi nel 1801. Dal 2006 Cerere è l’unico asteroide del sistema solare interno considerato un pianeta nano, alla stregua di Plutone, Makemake, Haumea ed Eris.

Insomma, la ricerca di aree abitabili nel cosmo sta dando risultati sempre più sorprendenti.

Salvatore Annona

 

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