Ci sono alcuni temi che, per quanto vecchi e oggetto di discussione da parte degli storici, tornano sempre attuali. Senza dubbio tra questi c’è il dibattito sulla dodicesima disposizione della Costituzione e la cosiddetta “Legge Scelba”, con cui si condannano il fascismo e la sua apologia; eppure quotidianamente queste norme sono messe in discussione per rivendicare un diritto e una libertà di espressione e di pensiero che nascondono nient’altro che la brutalità squadrista di chi, ancora nel 2016, appartiene a partiti e movimenti che si rifanno a quest’ideologia antidemocratica.

Sono i fatti di cronaca a dimostrarlo: lo scorso novembre, nella nostra città, una studentessa diciassettenne del Pansini è stata ferita e molestata da un uomo vicino a CasaPound, senza dimenticare le violenze del 29 gennaio subite da alcuni studenti del Liceo Vittorini sempre da parte di alcuni esponenti di CasaPound: in mattinata, uno ragazzo quindicenne è aggredito da una decina di militanti e poi, all’uscita da scuola, altri alunni vengono colpiti al volto e alla testa da tre ragazzi mascherati e armati di manganelli e martelli. Motivo? L’appartenere all’”Ex Opg  Occupato – Je so’ Pazzo”, e quindi essere attivi nella lotta all’odio e al razzismo.

Perché i neofascisti hanno paura della partecipazione, dell’apertura nei confronti dell’altro e della cultura, ma soprattutto della democrazia, benché consci del fatto che tutto ciò incida negativamente sull’opinione pubblica della loro organizzazione. Purtroppo il fenomeno è abbastanza diffuso nel paese, basti ricordare la terribile aggressione di pochi giorni fa ai danni di Francesco Romito, rappresentante di “Link” al Senato Accademico dell’università di Tor Vergata. Anche qui ad agire sono stati esponenti di un’associazione di estrema destra, “Sempre Domani”. Calci e pugni questa volta si sono avuti in risposta alla mobilitazione di Francesco e dei suoi compagni per evitare che si tenesse una manifestazione, all’interno dell’ateneo, di stampo dichiaratamente neofascista.

La risposta resta sempre una, allora come oggi: attivarsi. Coltivare la memoria, ma per renderla viva facendo in modo che i primi ad appropriarsene siano proprio i cittadini, ovvero noi.

Occorre una risposta di tutte e di tutti, per fermare questi rigurgiti di quasi un secolo fa, e per questo abbiamo deciso di aderire e vi invitiamo sabato 27 Febbraio all’evento “Basta fascismo e razzismo!”, che si terrà alle ore 16.00 presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino.

Qualcuno giustamente ha detto che “la storia insegna, ma non ha scolari”, noi però ci batteremo perché accada il contrario. Partecipa anche tu!

– Link all’evento facebook qui

Possibile Campania

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