Sono circa un milione le persone attese a Roma per la manifestazione nazionale convocata dalla Cgil contro il Governo Renzi sull’Articolo 18. Due i concentramenti, uno a piazza della Repubblica e uno a piazzale dei Partigiani che si snoderanno, poi, a Piazza San Giovanni, dove si chiuderà la manifestazione con l’intervento del segretario Susanna Camusso.

L’organizzazione è delle migliori, si sono mossi 2500 pullman, dieci treni speciali, una nave e due voli charter dalla Sardegna. Complicato l’obiettivo dei tre milioni del 2002, alla manifestazione di Sergio Cofferati al Circo Massimo, contro il governo di Silvio Berlusconi. In ogni caso la Camusso non teme il flop: “E’ una manifestazione bella, grande, con tanta gente che chiede lavoro e chiede di estendere i diritti”, ha commentato la Camusso, al momento alla testa del corteo. “Quando c’è tanta gente – ha detto rispondendo a una domanda sulla partenza prima dell’orario previsto – bisogna partire prima”. La gente in piazza, ha detto il segretario della Cgil, “chiede lavoro, giustizia sociale, la possibilità di studiare e che si estendano i diritti”.

Il Partito Democratico non ci sarà, almeno la maggioranza renziana e una parte della minoranza bersaniana. In piazza sono previsti gli arrivi di Civati, Cuperlo, Fassina e Mineo, i principali oppositori alla legge delega del governo. Non sono mancate le polemiche in vista di una loro partecipazione, con molti militanti del sindacato contrariati dalla scelta dei parlamentari del PD.

Camusso annuncia: Non si combatte la crisi togliendo l’art18 , tagliando le retribuzioni e togliendo diritti

14:00

Susanna Camusso: pronti allo sciopero

Nel suo discorso da Piazza San Giovanni, davanti ad un milione di persone di ogni provenienza ed estrazione sociale, il segretario Camusso rivendica le battaglie del sindacato contro le decisioni del governo Renzi ed annuncia: siamo pronti a tutto, anche allo sciopero generale.

12:47

Civati intervistato da Libero Pensiero News

Essere qui non può rappresentare una rottura col PD, ma in che modo rilancia quello che è stato definito il “Patto degli apostoli”?

Civati: “Qui ci sono tesserati del Pd, la storia della sinistra, dai Verdi a SEL, ora il PD è chiamato a decidere se stare al gioco pesante di Renzi o dare una prova di lucidità rispondendo a questa piazza”

Civati

12:19

Fassina: “Pd deve stare coi più deboli”  “Credo che il Pd debba stare con la parte più debole del lavoro. Deve stare con chi non trova lavoro, con i precari, con chi lavora in condizioni difficili. Senza un rapporto stretto con la piazza di oggi, con le persone che sono qui, il Partito Democratico non è più il partito democratico”. Così Stefano Fassina, deputato del Pd, arrivando a piazza San Giovanni

11:49

Ai nostri microfoni anche gli studenti della Run, provincia di Salerno: “la discussione sul lavoro va rimodulata, siamo qui per difendere i diritti dei giovani così come facciamo ogni giorno”. Interviene, poi, Giulio, studente di Roma: “difendiamo articolo 18, perché se muore quello muore la democrazia”. Una veloce dichiarazione da parte dell’Unone degli Studenti Friuli Venezia Giulia: “Il nostro lungo viaggio per contrastare Jobs Act e il modo in cui precarizza il mondo del lavoro”.

Molte le bandiere rosse che sfilano: Sel, Fiom, Prc, Pdci, comitati beni comuni e l’Anpi. Ma la lista è lunga, in piazza c’è molta sinistra.

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Anche Sel in piazza

11:17

10: 50

Giuseppe Savio, segretario Nidil: “Il Jobs Act non cancella forme contrattuali precarie, né estende tutele e diritti per partite IVA e piccole imprese. Cancellare Art. 18 priva giovani di opportunità”

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10:45

Federico Libertino, segretario area metropolitana di Napoli: “Qui c’è l’Italia reale, che soffre. Siamo noi che vogliamo cambiare verso, in direzione lavoro, investimenti e sviluppi, però”. Intanto la piazza si riempie, i cortei arrivano man mano a San Giovanni, alcuni pensionati dichiarano: “siamo qui per tutelare i nostri diritti”

Cofferati commenta

Sergio Cofferati: “Quando c’è tanta gente, le manifestazioni devono partire prima, è inevitabile. E’ un ottimo segno”. “E’ una bellissima manifestazione – ha aggiunto – con tanta gente, con lo spirito giusto, senza esasperazione”.

Una marea di bandiere rosse

Landini al corteo

9:00 i primi arrivi

 

dai nostri inviati
Emanuele Tanzilli, Fabio Palliola, Serena Spennato, Giacomo Sannino

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