arte, Napoli, contemporanea

Napoli è una di quelle città capaci di offrire così tante bellezze da cui non è possibile sfuggire. Dalle chiese più storiche alla parte di città nel sottosuolo che risale al III a.C, fino ad essere espressione di un grande progetto di arte underground in cui 200 opere danno vitalità alle stazioni metropolitane.

Linea 1, un viaggio nell’arte contemporanea

Il progetto si chiama “Metro dell’arte” e nasce grazie alla collaborazione tra Metronapoli Spa e il Comune di Napoli, con lo scopo di rendere le stazioni napoletane non solo dei luoghi di passaggio da una città all’altra, ma dei veri e propri musei all’aperto in cui l’attesa si trasforma in un momento di conoscenza e curiosità.

Sono 15 le stazioni della linea 1 della città metropolitana napoletana coinvolte in questo grande progetto in cui si intreccia tutta l’arte contemporanea con il buon gusto del design alla fruibilità di reperti archeologici, sculture, dipinti su tela e brevi versi di intellettuali che hanno segnato la storia italiana, nonché napoletana. Le modernissime stazioni della linea 1 rappresentano il fiore all’occhiello del Comune di Napoli e della città tutta, dove le attese non sono configurabili in una perdita di tempo ma un lungo viaggio nell’arte contemporanea che coinvolge 15 stazioni della linea 1 e 4 stazioni (per adesso) della linea 6, stazioni accessibili a tutti gli amanti dell’ambito artistico, del design contemporaneo dai colori e dalle forme innovative ed efficienti.

Un museo suburbano che non si chiude nei suoi spazi elitari, un lungo viaggio che parte dalla stazione di Piscinola sino a giungere alla stazione di Garibaldi, lungo questo percorso incontriamo le suddette stazioni del progetto “Metro dell’arte”: Vanvitelli, Materdei, Quattro Giornate, Salvator Rosa, Cavour, Dante, Toledo, Municipio e Università ;

Più volte premiate anche a livello internazionale…

In effetti le stazioni sono state progettate ed ideate a più mani da architetti di fama internazionale, i quali non solo hanno contribuito alla “plastica” esterna delle stazioni ma il loro contributo ha riguardato l’arredamento delle stesse e delle singole stazioni; tra i principali firmatari abbiamo Alvaro Siza, Dominique Perrault e Karim Rashid , eppure quel tocco italiano o partenopeo non manca mai: nella stazione “Salvador Rosa” troviamo la scultura di “Pulcinella” di Lello Esposito, oppure nella stazione “Museo” è possibile osservare le fotografie di Mimmo Jodice, oltre ad esserci un riconoscimento dedicato all’insurrezione dei napoletani che li liberò dal dominio nazista nel ’44; difatti la stazione è stata denominata “Quattro Giornate”.





arte, Napoli, contemporanea
Stazione “Quattro giornate”




I riconoscimenti sono giunti abbondantemente: nel particolare la stazione che ha ricevuto maggiori riconoscimenti soprattutto a livello internazionale è quella di Toledo, progettata dal designer spagnolo
Óscar Tusquets Blanca. La stazione venne inaugurata nel 2012 e nello stesso anno fu premiata come la più impressionante d’Europa dal quotidiano “The Daily Telegraph”, e il 4 febbraio 2014 la CNN ha eletto la stazione Toledo come la più bella d’Europa; e infine, Tmb, l’azienda di trasporti di Barcellona, ha rilanciato tramite twitter un servizio della rivista “Viajar” in cui si definisce la stazione Toledo della metro napoletana gestita da Anm “la più bella del mondo”.

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Stazione “Toledo”

Insomma, anche in una città straordinariamente ricca di bellezze come Napoli, la Metro è col tempo riuscita a primeggiare e a farsi spazio tra quei luoghi che bisogna assolutamente vedere prima di andare via.

Bruna Di Dio

Bruna Di Dio
Intraprendente, ostinata, curiosa professionale e fin troppo sensibile e attenta ad ogni particolare, motivo per cui cade spesso in paranoia. Raramente il suo terzo occhio commette errori. In continua crescita e trasformazione attraverso gli altri, ma con pochi ed essenziali punti fermi.

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