Disagi nel rione San Vincenzo a Sant’Antimo dove i cittadini lamentano l’inefficienza del servizio di illuminazione pubblica, spesso assente nella fascia oraria serale, dalle 17.00 in poi da almeno qualche mese.

Non è la prima volta che i cittadini del rione San Vincenzo, chiamate comunemente Palazzine in città, si lamentano dell’illuminazione pubblica nel rione. E non è la prima volta che lo facciano tramite Facebook, tramite account o gruppi dedicati che hanno creato una vera community della città molto attiva sulle problematiche della stessa e che è già stato in grado di organizzare la mobilitazione per chiedere le agevolazioni per la TARI. L’ultima segnalazione è stata fatta dall’account della Parrocchia San Vincenzo Ferreri che ha postato l’avviso dell’assenza dell’illuminazione nella zona nelle ore serali.

Alcuni cittadini spiegano che questa situazione va avanti da mesi, con l’illuminazione pubblica che funziona a singhiozzo e numerosi disagi per i cittadini che vivono in quella zona, dove la stessa illuminazione non è l’unico problema. Nei mesi passati, infatti, si è spesso lamentato un’assenza di controllo e di pattugliamento dell’area, che è popolata da quasi 10.000 cittadini, e anche di alcuni incendi, pare dolosi, di rifiuti nella zona, generando anche nuvoloni neri visibili in tutta la città.

A Sant’Antimo questa problematica non è nuova”. A Spiegarlo è Giovanni Buonanno, coordinatore della divisione giovanile dell’associazione Agorà, che esprime anche un consigliere comunale. “Spesso l’illuminazione stradale è diffusa a singhiozzo, anche in altre zone della città come accade a Via Lava e a Via Girardi che spesso vengono lasciate al buio per giorni interi”. Buonanno, che insieme all’associazione porta avanti un forte impegno sul territorio, si dice allibito per la situazione: “Credo sia vergognoso che a distanza di tempo dalle prime segnalazioni né l’Enel né l’amministrazione si siano effettivamente mosse per risolvere questo problema che, oramai, si presenta in maniera cronica in tutta la città”.

Francesco Di Matteo

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