La scelta di Kevin Durant di lasciare Oklahoma City e di unirsi ai Golden State Warriors ha sbalordito tutti. Considerando il modello sportivo americano e l’importanza che un giocatore franchigia riveste, è sicuramente inusuale assistere a decisioni di questo tipo. E, così come accadde all’epoca di The Decision di LeBron James, la scelta del due volte campione olimpico ha portato con sé una lunga scia di polemiche e critiche. L’ultimo a dire la propria sull’argomento, è il futuro Hall of Famer Kobe Bryant.

Intervistato al Jim Rome Show su CBS Sports Radio, l’ex stella dei Los Angeles Lakers ha dichiarato di essere felice per Durant e che questa scelta dovrebbe tirare fuori il meglio dagli altri per cercare di batterli.

«Sono felice per lui. Insomma, lui ha voluto farlo ed è felice di questa decisione», ha iniziato Kobe. «Quindi, come competitor, devi guardare questa decisione e dire ‘Ok, devo capire come trovare un modo per smontare questa squadra. E così, adesso la sfida diventa come trovare qualche crepa, considerando il loro sistema e le loro personalità. Come posso abbatterli’». E, poi, alla domanda di come avrebbe reagito lui da competitor, ha risposto «Come competitor, avrei pensato meno a me stesso e, guardando quella mossa avrei detto ‘È ingiusto!’ [ride]. Ma, da avversario, tu devi guardare a quanto è successo e dire ‘Ok, sono pronto alla sfida. Non mi interessa quanti giocatori avete, noi abbiamo sempre intenzione di abbattervi’».

Considerato uno dei più feroci giocatori mai visti su di un parquet, l’ex Black Mamba ha risposto da Black Mamba. La tenacia, la perseveranza e l’attitudine che Kobe ha avuto per il basket è risaputa. E, così, a pochi mesi dal suo ritiro, la domanda che ci si porge è: ci sarà mai un altro Kobe Bryant? Sarà possibile rivedere quel killer instinct, quella capacità di accettare qualunque sfida possibile ed impossibile, quella forza d’animo? Un nome ce l’ha dato lui: Russell Westbrook. «Quando accendo la TV e li vedo giocare, il giocatore che mette quello stesso tipo di passione, grinta e competitività è Russell [Westbrook]. Lui gioca duramente, senza fregarsi minimamente di chi ha di fronte o di quante siano le probabilità di vittoria. Dà il 110% ogni singola volta». Recentemente, anche Michael Jordan aveva dichiarato di rivedersi nel n.0 di OKC.

Insomma, ogni volta che si parla di Kevin Durant, non si può fare altro che parlare anche di Russell Westbrook. Non resta che vederli in campo uno contro l’altro. Il primo match up sarà il 3 novembre ad Oakland.

Michele Di Mauro

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